Le scrittrici si prendono la finale del Premio Strega: tre donne nella cinquina
Quello del 2021 è un Premio Strega che si connota di significati importanti, nell'ottica della ripartenza del settore cultura, fermo e sofferente a causa della pandemia. La proclamazione della cinquina si è svolta finalmente in presenza. A contendersi il più importante premio letterario italiano ci sono quest'anno Andrea Bajani, Edith Bruck, Donatella Di Pietrantonio, Giulia Caminito ed Emanuele Trev. L'8 luglio verrà proclamato il vincitore della 75esima edizione, o la vincitrice visto che nella cinquina spiccano tre scrittrici. Contrariamente alle previsioni non ce l'ha fatta Teresa Ciabatti col suo Sembrava bellezza (edito da Mondadori), che si è posizionato solo settimo. Invece Edith Bruck non solo continua la sua corsa, ma si aggiudica anche il Premio Strega Giovani con Il pane perduto (La Nave di Teseo). L'anno scorso era riuscita ad arrivare tra i finalisti solo Valeria Parrella con Almarina (Einaudi). L'ultima donna ad aver vinto il Premio Strega è stata Helena Janecza con La ragazza con la Leica nel 2018, dopo 14 anni di vincitori uomini.
Le scrittrici in corsa per il Premio Strega
La 90enne Edith Bruck è una scrittrice ungherese naturalizzata italiana: nata in una famiglia ebrea di umili origini nel 1931, ha vissuto la terribile esperienza dei campi di concentramento di Auschwitz, Dachau e Bergen-Belsen, salvandosi. In Il pane perduto (La nave di Teseo) racconta proprio le sue vicende autobiografiche, affinché non svanisca il ricordo di quanto è accaduto in passato e non ricapiti mai più. Dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, in quanto testimone della Shoah impegnata a portare la sua testimonianza nelle scuole.
In cinquina anche la giovane Giulia Caminito, classe 1988. L'acqua del lago non è mai dolce (Bompiani) è il suo terzo romanzo, già vincitore del Premio Campiello, in cui racconta il viaggio verso la stabilità di Gaia e di sua madre. Donatella Di Pietrantonio è un dentista pediatrico, candidata al premio con Borgo Sud (Einaudi), un romanzo profondamente calato nella geografia cara all'autrice, di origine abruzzese: difatti la sua scrittura etnografica recupera i simboli, le tradizioni e la cultura regionale, passando dalla gastronomia alla musica tipica, avvalendosi chiaramente anche del linguaggio dialettale. Con loro in finale anche Andrea Bajani con Il libro delle case (Feltrinelli) e Emanuele Trevi con Due Vite (Neri Pozza).
Le donne nella storia del Premio Strega
L'anno scorso l'unica autrice arrivata tra i sei finalisti del Premio Strega era stata Valeria Parrella con Almarina (Einaudi). Tra l'altro si era resa protagonista di un episodio diventato virale sui social. Dopo essere stata intervistata nel corso della diretta televisiva della finale, Giorgio Zanchini aveva annunciato la presenza di Corrado Augias per parlare del movimento femminista MeToo. "E lei ne vuole parlare con Augias? Auguri" aveva ironizzato lei, notando che era stata data preferenza a un uomo piuttosto che a una donna (tra l'altro competente in materia) per parlare dell'argomento. Nella storia del prestigioso riconoscimento la prima scrittrice ad averlo portato a casa è stata Elsa Morante con L'isola di Arturo nel 1957, mentre l'ultima è stata Helena Janecza con La ragazza con la Leica nel 2018, dopo 14 anni di vincitori uomini. Anna Maria Ortese, Maria Bellonci, Margaret Mazzantini, Melania Gaia Mazzucco, Dacia Maraini sono altri grandi nomi femminili che spiccano nell'elenco di coloro che sono riusciti a vincerlo: forse il 2021 potrebbe essere ancora l'anno della penna di una donna.