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Le donne si ribellano a Photoshop: crea una bellezza omologata e ingannevole

Il brand di abbigliamento FCKH8 ha lanciato una campagna femminista per promuovere il diritto alla normalità. Le protagoniste sono donne di ogni tipo che si scagliano contro Photoshop, il programma di fotoritocco che sta creando dei modelli di bellezza ingannevoli e soprattutto omologati.
A cura di Valeria Paglionico
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Il brand di abbigliamento FCKH8, da sempre attivo contro le discriminazioni, il razzismo e a favore dei diritti LGBT, ha lanciato una nuova campagna femminista per promuovere il diritto alla normalità. Nel video si vedono donne di ogni dimensione, forma, età e colore mentre indossano delle t-shirt con una scritta molto particolare: “This What a #Feminist Looks Like”, cioè “Ecco com’è una femminista”.  L’obiettivo dell’iniziativa è spingere le donne a rivendicare le differenze che esistono tra di loro in un mondo che vuole affermare sempre di più una bellezza omologata. Sono proprio le imperfezioni e i difetti a rendere ognuna di noi bella ed unica.

In particolare, viene denunciato l’utilizzo eccessivo di Photoshop. Il fotoritocco è capace di stravolgere uno scatto, trasformandolo in una foto da copertina e rendendolo perfetto. Ogni donna, dunque, con un semplice programma sul computer può diventare meravigliosa, ma in questo modo finisce per perdere anche i tratti caratteristici della sua bellezza. Con Photoshop ci si distacca dall’idea di donna “vera”. Le protagoniste del video indossano la maglietta e poi la sfilano per mostrare i loro corpi.

Alcune sono grasse, altre magre, muscolose, tatuate, con rughe e smagliature, ma tutte al termine del filmato salutano il pubblico alzando il dito medio per dire stop alla bellezza preconfezionata. "Non dobbiamo porre limiti alle donne, le vere donne possono essere quello che vogliono", dichiarano le ragazze del video prodotto da FCKH8. Quello che chiedono è di non utilizzare più Photoshop per creare dei modelli di bellezza costruiti, ingannevoli e inesistenti nella realtà.

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