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Le artiste donne pagate meno degli uomini: ecco perché esiste (ancora) questa differenza nell’arte

Il sessismo è una realtà molto più diffusa di quanto si possa credere e anche il mondo dell’arte non ne è immune. Ecco per quale motivo le opere d’arte realizzate da donne vengono vendute a un prezzo inferiore rispetto a quelle degli uomini.
A cura di Valeria Paglionico
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Essere donna non è così semplice come si potrebbe pensare, ogni giorno bisogna combattere contro una serie di piccoli disagi dettati dall'esistenza del sessismo che, seppure combattuto con forza, continua a dominare la società moderna. Per una rappresentante del sesso femminile non è insolito ricevere stipendi più bassi degli uomini a parità di prestazioni, essere considerata meno talentuosa, capace o intelligente rispetto alla controparte maschile, è una cosa abbastanza comune, anche se decisamente inaccettabile. Di recente è stato addirittura condotto uno studio che ha dimostrato che l'arte femminile viene quotata meno rispetto a quella degli uomini: ecco cosa si è scoperto.

Le opere d'arte femminili hanno un prezzo inferiore di quelle maschili

Secondo una ricerca condotta da Renée Adams, Roman Kräussl, Marco Navone e Patrick Verwijmeren e intitolata "Is gender in the eye of the beholder? Identifying cultural attitudes with art auction prices", l'arte creata dalle donne vale meno di quella degli uomini e non si tratta di una questione di talento o di popolarità. Sono state analizzate 1,9 milioni di transazioni in aste d'arte avvenute tra il 1970 e il 2016 in 49 paese del mondo e i risultati sono stati chiari: le opere realizzate dalle rappresentanti del sesso femminile in media sono state vendute a un prezzo inferiore del 42% rispetto a quelle della controparte maschile. Studiando il fenomeno, è stato chiaro che le tematiche trattate, lo stile, la dimensione del quadro o l'età dell'artista non c'entrano nulla, si tratta semplicemente di una forma di discriminazione dovuta a un problema di natura culturale. Non è un caso che nei paesi in cui godono di maggiore parità le donne riescono a vendere le loro opere a prezzi più elevati. Per fortuna, però, anno dopo anno questa differenza diminuisce, il gap è sceso dal 33% negli anni '70 all'8% dopo il 2010. Insomma, a questo punto è chiaro che il talento non c'entra nulla, solo quando la società comincerà a cambiare mentalità e a dire addio a ogni forma di sessismo, si potrà davvero parlare di uguaglianza nell'arte e in qualsiasi altro campo.

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