Laura Boldrini e il dolore della malattia: un raro tumore alle ossa mi ha costretto a cercare la forza in me
Di fronte a una diagnosi, una malattia con un nome strano e complesso, viene spontaneo cercare su Google cosa significhi, cosa sia, se esista una cura. Laura Boldrini non aveva mai sentito parlare di condrosarcoma, prima di leggere questa parola sulla sua cartella clinica. In questi mesi si è abituata a sentirla pronunciare e a pronunciarla lei stessa, ha convissuto con questo tumore osseo dal quale sta provando a guarire, dopo essersi sottoposta anche a un intervento chirurgico che le ha portato via un pezzo di femore. Ma anche nei momenti di sconforto, alla tentazione delle risposte facili e del fai da te non ha mai ceduto, preferendo fidarsi della scienza e dei medici, rivolgendo sempre a loro le sue domande. Lo ha raccontato al Corriere, in un'intervista in cui ha rivelato le difficoltà incontrate fino a questo momento, ma anche le nuove consapevolezze acquisite su se stessa: "Il fatto che mia figlia o i miei affetti più cari non potessero venire a trovarmi in ospedale, a causa delle restrizioni del Covid, è come se mi avesse costretta a cercare tutte le forze in me stessa per far fronte a questa prova".
Laura Boldrini racconta il condrosarcoma
Il condrosarcoma è un tumore maligno raro che colpisce le ossa. Una volta ricevuta la diagnosi, Laura Boldrini ha prima dovuto accettare e metabolizzare la notizia, ma poi ha scelto di condividerla e renderla nota. La malattia ha reso necessario un intervento chirurgico: le è stata asportata parte del femore, sostituita con una protesi di titanio. Dopo la riabilitazione è stata la volta delle stampelle, che ora la stanno aiutando a camminare, ma il recupero richiede tempo. "A volte perdo la pazienza perché è un percorso lungo e io vorrei sbrigarmi" ha detto l'ex presidente della Camera. Adesso è tornata a lavoro, ha ripreso l'attività parlamentare anche se in modo diverso, senza recarsi fisicamente a Montecitorio: "Lo scranno della Camera ha una seduta bassa, è vietato per una persona nelle mie attuali condizioni che deve stendere spesso le gambe".
Da destra a sinistra, tutti con Laura Boldrini
Di fronte a certe battaglie, quelle politiche passano in secondo piano. Con grande umanità sia la destra che la sinistra hanno mostrato il loro sostegno a Laura Boldrini, una volta appresa la notizia della malattia e dell'intervento. Dai sostenitori di sempre agli avversari, le parole di conforto e vicinanza non sono mancate e lei stessa ha ammesso di aver apprezzato molto questo comportamento: "È bello e umano. Mi ha fatto piacere ricevere i messaggi pubblici di tutti, anche quelli di Salvini e Meloni". Lo stesso discorso non vale per alcuni haters che sui social invece non si sono risparmiati, in quanto a messaggi spiacevoli. Ma non è nella natura della ex funzionaria ONU vendicarsi con la stessa moneta, ritenendo l'odio qualcosa di deleterio per la società: "Ho sempre insistito sul rispetto delle diversità e sull’estensione della sfera dei diritti degli altri, perché questo va a vantaggio di tutti e rafforza la democrazia. Non ho mai pensato che alimentare l’odio verso gli avversari possa portare del bene alla collettività".
Laura Boldrini, una donna vicina alle donne
Avendo vissuto in prima persona il sessismo Laura Boldrini si è sempre molto battuta in nome delle donne, affinché potessero sentirsi al sicuro nella loro vita di tutti i giorni, in famiglia e a lavoro, così come sui social. Nel corso dell'intervista rilasciata a Corriere ha ricordato un episodio in particolare e cioè quando nel 2014 Beppe Grillo pubblicò un video su Facebook scrivendo: cosa succederebbe se ti trovassi la Boldrini in macchina? Ne era scaturita una pioggia di commenti volgari, cancellati dallo staff del Movimento 5 Stelle, che si era affrettato a prendere le distanze dall'accaduto. Nel 2017, dopo l'ennesima carica di sessismo e minacce online, ha dato avvio a una serie di denunce, tra cui quella al sindaco leghista Matteo Camiciottoli, che aveva scritto un commento inappropriato per la quale è stato condannato al pagamento di una multa e delle spese processuali. Ma anche il tema della violenza sulle donne così come quello della disparità di genere sono molto cari alla Boldrini, che ha condotto diverse iniziative: "Fanno tutte parte dei miei valori e dell’esperienza che avevo fatto in precedenza e tutte legate alla stessa battaglia: dare diritti a chi non li ha, estendere la sfera dei diritti per chi ne ha pochi".