La triste storia dietro l’abito di Amy Winehouse venduto all’asta per 210mila euro
Per Naomi Parry è un colpo al cuore, ogni volta che vede foto o video dell’ultimo concerto dell’amica Amy Winehouse, quello di Belgrado (Serbia). Quell'esibizione fu un flop totale e segnò l'inarrestabile declino della cantante, che difatti morì appena un mese dopo, a soli 27 anni. In quell'occasione Amy indossava un abito realizzato proprio dall'amica stilista: è stato venduto all'asta per una cifra pari a 16 volte il suo valore effettivo.
L'ultimo concerto di Amy Winehouse
Amy Winehouse è morta il 23 luglio 2011 di overdose, a soli 27 anni. Si è andata così ad aggiungere anche lei all’elenco di artisti colpiti da quella che è stata rinominata "maledizione del 27", artisti tutti morti a quell'età (Janis Joplin , Kurt Kobain, Jim Morrison…). Appena un mese prima la cantante si era esibita in Serbia, indossando un abito realizzato dall'amica Naomi Parry. La stilista aveva pensato per lei una linea di 11 vestiti, da indossare nel corso del tour. Ma le cose andarono diversamente: la serata di Belgrado fu una delusione, la cantante si reggeva a malapena in piedi, continuava a farfugliare parole invece di cantare. Questo causò l'annullamento di molte delle date successive e dunque molti di quegli abiti non sono mai stati sfoggiati.
Un vestito maledetto
Sul palco di Belgrado Amy Winehouse indossava un tubino verde e nero, messo all'asta assieme a una selezione di capi di abbigliamento e accessori appartenuti o indossati dalla cantante. Nello specifico, il vestito a stampa di bambù dell'ultimo concerto ha una storia molto triste. L'ha rivelata la stessa Naomi Parry a The Post: "Provo un'immensa tristezza quando guardo quel vestito. Doveva essere l'inizio di qualcosa di nuovo, di un inizio. Stava andando così bene". La cantante, infatti, era stata in riabilitazione: chi le voleva bene prospettava per lei un futuro più sereno, più radioso, finalmente libero da quei fantasmi che l'avevano sempre tormentata. E invece le cose andarono diversamente: "L'abito è passato dal simboleggiare qualcosa di nuovo ed eccitante alla devastazione assoluta", ha detto Parry. È stato venduto all'asta per 243.200 dollari (circa 210mila euro), pari a circa 16 volte il suo valore effettivo.
Tutto il ricavato dalla vendita degli abiti e degli accessori messi a disposizione dalla famiglia (circa 800 in totale), verrà destinato alla Fondazione Amy Winehouse, che assiste i giovani alle prese con la tossicodipendenza e la riabilitazione. All'asta anche le ballerine Freed indossate sul palco con Mick Jagger, un cardigan di Dolce & Gabbana e la borsa Moschino a forma di cuore indossata ai BRIT Awards del 2007. Quell'apparizione fu un punto di svolta, non solo per la carriera di Amy, ma anche per la sua immagine.
Da quel momento in poi diversi brand cominciarono a inviarle abiti di lusso, gli stessi brand che presero poi drasticamente le distanze da lei, una volta che i problemi con le dipendenze diventarono seri ed evidenti. Tutte le Maison, tranne una: "Dolce & Gabbana si è sempre preso cura di noi" ha ricordato Naomi Parry. Lei ha curato l'immagine dell'amica per molto tempo, modernizzando un po' i suoi look vintage con capi più contemporanei: "Non era rockabilly anche se è così che si manifestava il suo look. L'ho semplificato il più possibile, Amy era incline ad angosciare tutto ciò che indossava". La stilista ha recentemente pubblicato un libro sulla sua amica: Amy Winehouse: Beyond Black. Ha affermato che l'asta e ancora prima la mostra che era stata allestita, sono state per lei catartiche: "Sono legate a ricordi difficili. Ma voglio che da loro venga qualcosa di buono".