La storia di Ottavio e Rosita Missoni in Made in Italy: dall’amore alle Olimpiadi alla fama mondiale
Negli inconfondibili motivi geometrici dei tessuti Missoni si intreccia la storia di una famiglia che ha saputo creare un nuovo stile ed esportarlo nel mondo. Un successo che si tramanda di generazione in generazione, dai nonni ai nipoti. I capostipiti Ottavio e Rosita Missoni sono due degli stilisti che compaiono nella serie tv Made In Italy, in onda su Canale 5 e disponibile su Amazon Prime Video. A interpretare la celebre coppia sono gli attori Enrico Lo Verso e Claudia Pandolfi. I due fanno la comparsa nell'episodio in cui la giornalista in erba Irene Mastrangelo visita l'azienda di Sumirago per ritirare alcuni abiti: lì rimane folgorata dal laboratorio in cui i fili colorati si intrecciano come le note dello spartito per dar vita a capi unici. Non solo: Ottavio e Rosita la accolgono in casa e le raccontano la storia della loro famiglia, che sembra uscita dalle pagine di un romanzo con tanto di colpo di fulmine alle Olimpiadi di Londra.
I Missoni prima della moda: l'amore tra Ottavio e Rosita
La storia di Ottavio "Tai" Missoni non è sempre stata legata alla moda: era infatti un campione di atletica leggera. Ma già nel 1947 Ottavio aveva avviato una piccola ditta di tute in lana, le "Veniulia", adottate come divisa dalla squadra italiana per le Olimpiadi del 1948. E proprio ai giochi olimpici londinesi arrivò la svolta: lì incontrò Rosita Jelmini, che era a Londra per studiare l'inglese. Di lì a poco Rosita tornò a lavorare nell'azienda di famiglia, una fabbrica di scialli e tessuti, ma i fili delle loro storie ormai si sono annodati: nel 1951 il fidanzamento, nel 1953 il matrimonio. Nel seminterrato della loro casa a Gallarate i Missoni allestirono un piccolo laboratorio di maglieria dove iniziarono a produrre le maglie colorate con quei motivi a zig zag così riconoscibili. Fu l'inizio di tutto: prima le collaborazioni con la Rinascente e la boutique Biki, che vestiva le signore più eleganti di Milano, poi la prima collezione completa nel 1958 e infine la prima sfilata al teatro Gerolamo di Milano.
Il successo planetario del brand Missoni
Le caleidoscopiche creazioni dei Missoni incarnavano lo spirito libero e anticonvenzionale degli anni Settanta e ben presto entrarono nelle riviste di moda. Ottavio si occupa dei tessuti, la vera cifra stilistica del brand, Rosita degli abiti. La coppia in quel decennio era all'apice del successo: tutti scrivevano di loro, da Diana Vreeland a Enzo Biagi. L'azienda nel frattempo era stata spostata da Gallarate a Sumirago (ed è lì che la protagonista della serie li incontra) un luogo che rispecchiava la loro filosofia di vita: famiglia, convivialità, armonia con la natura. Entrambi ricevettero il titolo di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana e di Cavaliere del Lavoro. Nel 2013 Ottavio Missoni morì, proprio nell'anno in cui il marchio da lui fondato tagliava il traguardo dei 60 anni. Nel frattempo la famiglia si era allargata con l'arrivo di sei nipoti, tra cui Margherita, creative director della linea giovane M Missoni: a loro spetta oggi il compito di continuare a tessere i fili di una lunga storia d'amore, di moda e di creatività.