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La storia del reggiseno: lo strumento di seduzione più amato dalle donne

Sono passati più di 100 anni da quando è stato inventato il reggiseno: ripercorriamo la sua storia e capiamo come, da indumento utile e confortevole per sostenere il seno, è riuscito a diventare un simbolo di seduzione e femminilità.
A cura di Valeria Paglionico
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Il reggiseno è nato da più di 100 anni ed è divenuto ormai un accessorio imprescindibile per ogni donna. Non solo è utile per dare un sostegno al seno, ma oggi è uno dei principali oggetti di seduzione. Il primo reggiseno è stato brevettato nel 1914, quando una giovane ereditiera americana, Mary Phelps Jacob, modificò il suo corsetto con fazzoletti e fasce per neonato per non farlo spuntare fuori dal vestito. Da allora il suo boom è stato inevitabile.

Come nasce il reggiseno?

Il reggiseno nasce, dunque, come un semplice indumento di biancheria intima, utile a coprire e a sostenere il seno. Ufficialmente, è nel 1889, che la parigina Hermine Cadolle, ha presentato un’idea simile all’Esposizione Universale: due triangoli di seta rosa, legati da nastri in tinta che si allacciavano sulla schiena. L’invenzione non venne però realizzata fino ai primi anni del ‘900. In ogni caso, il reggiseno esisteva già dai tempi degli antichi romani, dove le donne adottavano le soluzioni più disparate per contenere il loro seno, considerato volgare ed indecoroso: il mammillare, cioè una fascia di cuoio che lo appiattiva, o lo strophium, un corpetto che lo sosteneva, ma senza comprimerlo. Le nobildonne delle epoche successive hanno tutte trovato degli stratagemmi per alzare il seno, ad esempio stringevano la parte inferiore del petto con un’alta fascia.

Dagli anni '30 agli anni '60

E’ a partire dagli anni ’30 che il reggiseno vive il suo momento di gloria: la seta viene sostituita da tessuti elastici come il nylon e il rayon ed in questo modo il reggiseno comincia ad essere venduto a prezzi più economici. Da allora, le donne non ne potranno più fare a meno. L'apice del successo arriva nel secondo dopoguerra, quando le pin-up fanno del reggiseno la loro prima arma di seduzione. Prorompenti, ammiccanti, con abiti stretti e curve in mostra, le pin-up diventano simbolo di femminilità ed inventano anche i primi push-up ‘casalinghi', chiamati ‘Very Secret', con dei cuscini d'aria che ne aumentano il volume. Agli stessi anni risale anche l'arrivo della Lycra, che rende il tessuto dei reggiseni più confortevole. Successivamente, negli anni 60’ cambia totalmente il canone di bellezza femminile: la donna ideale deve essere magra, alta, filiforme, senza seno, quasi androgina, come la modella Twiggy. Se da un lato, gli anni '60 vivono il boom della minigonna, dall'altro, il reggiseno diventa un indumento quasi superfluo. Come se non bastasse, le lotte femministe intendono combattere per l'indipendenza e per l'emancipazione femminile, mettendo in discussione il tradizionale ruolo sociale della donna: in segno di ribellione ad una società patriarcale e maschilista, molte femministe hanno bruciato centinaia di reggiseni nelle piazze.

Dagli anni '70 ad oggi

E' solo a partire dagli anni ’70 che il reggiseno ricomincia ad essere un'arma di seduzione, simbolo di femminilità. In Francia, viene ideato il primo senza cuciture, modellato sul corpo, saldato e impuntato con gli ultrasuoni. Negli anni '80, anni glamour e kitch, ritorna in voga l'ideale femminile della donna in carne e con seni fiorenti. Il reggiseno comincia ad essere un capo d'abbigliamento da portare a vista, da essere mostrato. Nascono infatti moltissimi nuovi modelli adatti alle più disparate occasioni. Dovremo aspettare, però, la metà degli anni '90 per la rivoluzione del Wonderbra, il reggiseno che riesce a regalare anche una taglia in più. A più di cent’anni dalla sua nascita, ormai ne troviamo di tutti i tipi e di tutte le forme: push-up, a balconcino, contenitivi, magnetici, con imbottitura in silicone o ad acqua. Le case di moda presentano le loro collezioni di intimo con i modelli e le fantasie più accattivanti: il famoso marchio di lingerie, Victoria’s Secret, ha creato addirittura reggiseni gioiello con perline e pietre preziose. Anche le celebrità hanno spesso reso il reggiseno un tratto caratteristico del proprio stile: come dimenticare il reggiseno a punta firmato Jean Paul Gaultier e utilizzato da Madonna nel suo tour degli anni ’80? Oppure la modella Eva Herzigovà, che arrivò al successo con la famosa pubblicità del Wonderbra? E’ chiaro dunque che il reggiseno non è più solo una questione di utilità e comfort , ma è diventato uno strumento da utilizzare come parte imprescindibile nell'arte della seduzione femminile.

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