La Miss con la gamba amputata torna a ballare grazie alla protesi: “Tutto è possibile”
Daniella Alvarez nel 2011 ha messo sulla testa la corona di Miss Colombia, titolo che le ha garantito l'anno successivo di partecipare anche a Miss Universo. La modella classe 1988 originaria di Barranquilla a maggio 2020 ha subito un intervento chirurgico all'addome, per rimuovere un nodulo, ma le cose non sono andate come previsto. Ci sono state gravi complicazioni e il sopraggiungere di un'ischemia ha portato i medici a una drastica ma necessaria decisione: l'amputazione del piede sinistro e di parte della gamba. La 32enne ha affrontato quel periodo della propria vita con grande coraggio e dignità, ma non è affatto stato facile, anche perché solo nel mese di giugno è dovuta tornare sotto ai ferri per altre cinque volte. La sua determinazione e la voglia di vivere sono stati più forti di tutto: ha mantenuto la promessa fatta a se stessa ed è tornata a ballare.
Una Miss con tanta voglia di vivere
Daniella Alvarez non si è mai vergognata del proprio aspetto, del cambiamento del suo corpo. Sui social ha condiviso la sua quotidianità, testimoniando le cicatrici, le medicazioni, i farmaci, le stampelle e la sedia a rotelle. E prima che la protesi fosse pronta, non mancano le foto della sua gamba amputata, sin da quando era ancora in un letto d'ospedale. In questo modo ha voluto invitare tutti ad avere fede e a non perdere la forza di combattere. In un post Instagram del 14 giugno, che la ritrae con tutti i suoi cari dopo l'operazione, ha scritto:
Voglio condividere con voi la mia nuova versione, amo il mio corpo come prima, sono felice di essere qui in questo mondo per superare tutte le sfide che arrivano nella mia nuova vita. So che con la mano di Dio realizzerò tutto.
Difficile non significa impossibile
Prima di sottoporsi agli interventi alla gamba sinistra, la Miss aveva promesso che non si sarebbe lasciata abbattere e che avrebbe ripreso in mano la sua vita e anche la sua passione per la danza. Era certa che sarebbe tornata a ballare e così è stato, grazie alla protesi che fa parte della sua quotidianità da qualche mese. Al posto della sua gamba sinistra ce n'è una artificiale, che le permette anche di muoversi a tempo di swing, bachata e reggaeton. Non ha rimpianti Daniella, non prova invidia né rancore: si sente una donna chiamata ad affrontare una sfida, forse più difficile rispetto a quella di tanti altri ma che lei sa di poter affrontare. In una sorta di lettera aperta a quella gamba strappata via mesi fa, ha confidato:
Voglio che tu sappia che sto bene. Mi hai dato 32 anni unici di vita per ballare, correre, andare in bicicletta, giocare con i miei fratelli, aiutare i miei nonni, rendere i miei genitori orgogliosi delle mie capacità, correre dietro a mio nipote e divertirmi ad andare in mare e nuotare fino a essere stanca. Niente ti eguaglierà mai, ma ringrazio Dio per queste meravigliose protesi, che mi permetteranno di continuare la mia vita. Sarà un po' più difficile ma tutto è possibile.
Vederla sorridere e ballare è un'iniezione di positività e coraggio: la sua danza è un inno alla vita.