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La leggenda del filo rosso: è il destino che ci lega alla nostra anima gemella

La leggenda del filo rosso è una credenza molto diffusa in Giappone, secondo cui ognuno di noi è legato indissolubilmente alla propria anima gemella. Non contano le distanze ed il tempo, prima o poi tutti incontreremo la persona giusta.
A cura di Valeria Paglionico
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Trovare il vero amore, la persona con cui ci si sente completi e a proprio agio, non è un’impresa semplice. In molti credono che si tratti di chimica, altri parlano di fortuna ed altri ancora sono convinti che sia tutto scritto nel proprio destino. E’ proprio quanto tramanda la cosiddetta “leggenda del filo rosso”, una credenza molto diffusa in Giappone. Si narra che ognuno di noi nasca con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che ci lega indissolubilmente all’anima gemella con la quale prima o poi ci incontreremo.

In questo legame non conta il tempo, le circostanze e le distanze, il filo rosso è lunghissimo e non si spezza mai. Questa storia si rifà ad un’antica leggenda cinese. Durante la Dinastia Tang, infatti, un tale di nome Wei, orfano fin da giovane, stava cercando la donna della propria vita con cui costruire una famiglia. Dopo vari tentativi vani, è arrivato nella città di Song, dove ha incontrato sui gradini di un tempio un vecchio che leggeva un libro in una lingua incomprensibile: veniva dall’aldilà ed era lì per occuparsi delle faccende umane, soprattutto dei matrimoni. Il vecchietto aveva rivelato al giovane che la sua anima gemella aveva solo tre anni e che avrebbe dovuto aspettarne quattordici prima di incontrarla ed averla tutta per sé. Wei, però, curioso, aveva deciso di incontrarla. Una volta arrivato al mercato era rimasto particolarmente deluso: la piccola era povera e l’unica soluzione per evitare un matrimonio tanto tragico era ucciderla.

Aveva dunque mandato un suo servo ad accoltellarla. Quest’ultimo credeva di essere riuscito nell’impresa dopo averla colpita tra gli occhi. Per 14 anni, Wei non è riuscito a trovare una sposa adatta a lui fino a quando, nella città di Shangzhou, il governatore gli ha offerto in sposa sua figlia. La donna era benestante e bellissima ma aveva sempre la fronte coperta a causa di una cicatrice. Quando Wei le aveva chiesto come se la fosse provocata, non ha potuto fare a meno di rimanere senza parole. All’età di 3 anni la donna aveva rischiato di essere uccisa con una coltellata. L’uomo, divorato dai sensi di colpa, le ha dunque rivelato la verità ed ha capito che il vecchio venuto dall’aldilà aveva ragione. Ognuno di noi è destinato a qualcuno fin dalla nascita e niente e nessuno può rompere quel legame indissolubile.

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