La depilazione alle parti intime potrebbe mettere a rischio la salute: ecco perché
Con le ferie alle porte e l’estate ormai “scoppiata”, è tornato uno degli incubi più grandi del sesso femminile: la depilazione. Tra cerette, rasoi e creme depilatorie, a volte diventa davvero stressante concedersi una semplice giornata al mare, tanto che spesso si desidererebbe non essere donne pur di risparmiare fatica e dolore.
Un recente studio condotto presso il Royal College of Obstetricians and Gynaecologists ha dimostrato, però, che eliminare i peli alle parti intime è un’abitudine assolutamente sbagliata che mette a rischio la propria salute. Ormai non sono più solo le donne a depilarsi il pube ma anche gli uomini, che lo fanno per motivi igienici o semplicemente perché si piacciono di più. In pochi conoscono però i rischi che si incorrono quando lo si fa per periodi prolungati. "I peli pubici rappresentano una barriera naturale che protegge il nostro organo di riproduzione. La mancanza dei peli può portare ad avvicinare batteri e virus all'interno del nostro corpo”, ha dichiarato la dottoressa Vanessa Mackay, una delle autrici dello studio.
La biancheria intima non basta per proteggere le parti intime, sono i peli gli unici ad impedire a particelle estranee come polvere e batteri di entrare nel corpo, evitando così malattie e problemi della pelle. E’ chiaro dunque per quale motivo la depilazione totale al pube dovrebbe essere evitata ad ogni costo. A meno che non si vuole andare incontro a delle verruche genitali, a infezioni e infiammazioni, sarebbe meglio eliminare “solo il necessario” e continuare a tenersi qualche pelo nella parti coperte dal costume.