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La cucina che fa bene al pianeta: 5 consigli per una tavola sostenibile (ma senza rinunce)

La sostenibilità ambientale passa anche dalle nostre tavole: troppa carne e cibi importati hanno un impatto devastante sul pianeta. Ogni volta che andiamo al supermercato però possiamo fare la differenza, senza fare rinunce e senza spendere di più: ecco i consigli di Carlotta Perego, influencer green esperta di cucina sostenibile.
A cura di Beatrice Manca
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La sostenibilità ambientale passa anche dalle nostre tavole. Ci sono tanti modi infatti per aiutare l'ambiente con le nostre azioni di ogni giorno, anche a tavola: un modo è orientarsi verso una dieta plant-based, meno restrittiva del regime vegano, che predilige le verdure e la frutta di stagione. Una scelta che aiuta l'ambiente da molti punti di vista: la filiera della carne ha un enorme impatto ambientale perché consuma enormi quantità di suolo e di acqua. Una dieta vegetariana o vegana però è una scelta impegnativa, e non fa per tutti. Questo non significa però che non si possa fare qualche piccolo cambiamento per avere una tavola più sostenibile, senza rinunciare al gusto e a un'alimentazione sana e variata. Fanpage.it ha contattato Carlotta Perego, che sui social ha preso per la gola 500mila follower con le sue ricette sane e sostenibili. Le ricette di "Cucina Botanica" sono poi state raccolte da un libro edito da Gribaudo. "Sfatiamo un mito – esordisce l'autrice – una dieta vegetale non costa di più, anzi, è proprio il contrario. Il mondo non ha bisogno di perfezione, ma delle piccole azioni quotidiane di ciascuno di noi". Ci sono molte piccole cose da fare: scegliere prodotti di stagione e possibilmente locali, ridurre i prodotti animali e stare attenti agli sprechi.

1. Compra di stagione

La grande distribuzione ci ha abituati ad avere frutta e verdura praticamente tutto l'anno, e invece nella scelta di cosa mettere nel carrello è importante seguire la stagionalità. "Per avere i peperoni a gennaio, o le fragole a dicembre, ci sono due modi – spiega Carlotta – o vengono da molto lontano o sono stati coltivati in serra con tecniche artificiali, quindi consumando molta energia. Senza considerare che il sapore è meno gustoso e il prezzo è più alto". Per avere una tavola sostenibile non è necessario comprare nei negozi biologici, basta fare attenzione: "Il carrello è un grande strumento nelle nostre mani, perché il mercato segue sempre la domanda. Quindi le nostre piccole scelte di ogni giorno al supermercato possono determinare grandi cambiamenti".

2. Compra locale

Tra i miti da sfatare c'è l'idea che tutto ciò che è verde sia sano o buono per l'ambiente. L'avocado è la prova del contrario: è un cibo estremamente richiesto ma la domanda, schizzata alle stelle, ha avuto un impatto ambientale devastante nei paesi di produzione. "Molte volte ci dimentichiamo che anche le banane e il caffè sono importati, come l’avocado, il mango e la quinoa – spiega Carlotta – Però esistono delle alternative locali: l'avocado si coltiva anche in Sicilia, per esempio. L'ideale è limitare questi cibi a ad alcune occasioni, e prediligere le verdure locali nella dieta di tutti i giorni". I cibi di importazione hanno fatto lunghi viaggi per arrivare sulle nostre tavole, con grande disperdio di energia e di risorse.

3. Limita quando puoi i prodotti animali

Chi smette di mangiare la carne lo fa per ragioni etiche e per i risvolti che la filiera della carne ha sull'ambiente. Ma un buon modo per ridurre il nostro impatto ambientale è trovare un piccolo compromesso, riducendo la quantità senza fare troppe rinunce. “Non ha senso fare un giorno di dieta vegetale se il giorno dopo si mangiano solo costolette – precisa Carlotta – il mio consiglio è di capire quanta carne c’è nel nostro carrello e ridurla alla metà alla prossima spesa". Una dieta bilanciata con meno carne rossa aiuta la salute e il portafogli: "Anche io avevo il timore che cambiando dieta avrei speso molto di più, ma guardando lo scontrino della spesa ci si rende facilmente conto che le cose che incidono di più sono carne e pesce. Nella mia esperienza, rinunciando a prodotti animali, il costo della spesa si dimezza". 

4.  Varia con legumi e cereali

I cereali sono alla base della nostra alimentazione e non bisogna rinunciare ai carboidrati. L’importante, dice Carlotta, è ruotare: "Magari si può mangiare un giorno la pasta, un giorno il riso e un altro ancora il farro". Un altro alimento che non deve mancare sulla nostra tavola sono i legumi. "Tutti siamo convinti di fare la dieta mediterranea, ma poi ce li scordiamo sempre. E invece hanno molte proprietà nutritive importantissime e fanno meraviglie per il nostro organismo. Se nella nostra dieta quotidiana introduciamo piatti ricchi di verdura, legumi e cereali, ci verrà spontaneo consumare meno carne".

5. Non sprecare il cibo

Per aiutare l'ambiente non è solo importante cosa mangiamo, ma anche cosa buttiamo. Lo spreco alimentare è un paradosso: mentre una parte del mondo non ha abbastanza cibo, un'altra manda in discarica tonnellate e tonnellate di cibo. Secondo il WWF, circa un terzo del cibo prodotto per il consumo umano viene perduto o sprecato ogni anno. Uno spreco di risorse preziose e un danno per l'ambiente: per evitarlo un buon modo è pianificare la spesa con attenzione, facendo in modo di comprare solo ciò che ci serve, e fare attenzione alle date di scadenza e alla giusta collocazione nel frigorifero. Un altro modo, suggerisce Carlotta, è riutilizzare gli avanzi per nuove ricette. Bastano un po' di fantasia e di buona volontà: l'ambiente ringrazia, e la tavola ne guadagna.

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