La bellezza di essere se stessi e di accettare gli anni che passano, proprio come Julia Roberts
La trasformazione fisica delle celebrities quando non è giustificata da esigenze di set crea sempre un certo scalpore, soprattutto quando si tratta degli effetti del passare del tempo: dell'invecchiamento, chiamiamolo col suo nome. Idealizziamo nella nostra mente quell'attore o quell'attrice che resta standardizzato in un certo ruolo iconico che necessariamente non può essere in eterno aderente alla realtà. Russell Crowe non è più il prestante gladiatore del colossal anni 2000. Le sue foto, appesantito e con la barba bianca, hanno fatto il giro del mondo, ma qualche anno e qualche chilo in più non hanno scalfito il mito che è. Nulla hanno tolto al suo contributo nel panorama hollywoodiano: semplicemente il tempo fa il suo corso e cambiano le esigenze, cambiano le priorità, cambia il corpo. Lo stesso discorso non viene fatto per le donne, su cui la pressione circa l'aspetto fisico resta altissima, come se l'invecchiamento togliesse loro credibilità, prestigio, capacità. A rischio di mettere a repentaglio la propria carriera, Julia Roberts è una di quelle che si rifiuta di ricorrere a qualunque ritocco estetico. Non è la sola, ma certamente l'elenco di chi ha scelto questa strada non include molti nomi.
Julia Roberts non ha paura di invecchiare
Il ricorso alla chirurgia estetica da parte di Reneé Zellweger è stato uno dei più chiacchierati: è apparsa irriconoscibile l'amata Bridget Jones, dopo gli interventi al volto. Tra le paladine della bellezza naturale e di un rapporto sano con le rughe ci sono invece la 45enne Kate Winslet, la 60enne Julianne Moore e la 53enne Julia Roberts. Quest'ultima da tempo sostiene di non voler ricorrere a lifting, botox e filler, convinta di voler portare avanti un ideale di bellezza realistico, in linea con quello che è il normale passaggio del tempo sul viso di una donna. Certo, questo potrebbe rivelarsi un passo falso: lei stessa si è detta consapevole che con le attrici over 40 Hollywood non è proprio benevola. In occasione della presentazione di Homecoming l'attrice ha confermato la sua filosofia, che un noto brand con cui collabora ha abbracciato in pieno, come spiegato in un'intervista: "Ho un contratto con Lancôme: loro credono in me proprio perché sto invecchiando con dignità, umorismo e serenità. E se non vogliono darmi un ruolo perché sembro vecchia, vorrà dire che il progetto me lo produco io e scelgo chi voglio". Ed è una filosofia che ha sposato da tempo. Già nel 2014, intervistata in merito all'uscita della commedia drammatica August: Osage County, diceva: "Non conto gli anni. Invecchiamo tutti e va bene così".
I social sanno essere crudeli
I commenti al vetriolo sull'aspetto fisico fanno male a chiunque e a qualunque età: vengono fatti col preciso intento di deridere, di minare l'autostima. Ovviamente l'effetto cambia da persona a persona, con maturità si può imparare a non farsi scalfire da certe cattiverie, ma un conto è riversare odio su una donna consapevole di sé un conto è farlo su chi è più debole e incapace di trovare dentro se stesso uguale forza. Julia Roberts in un'intervista a Oprah Winfrey per Harper's Bazaar ha raccontato di ciò che le scrivono quando si mostra sui social al naturale: "Sei orribile", "Stai invecchiando male". Parole come queste sono un'occasione per riflettere su quanto i social possano essere crudeli e pericolosi: "Sono rimasta sbalordita da come mi hanno fatto sentire. Io so chi sono, tuttavia sono rimasta ferita. Ho pensato: cosa sarebbe accaduto se avessi avuto 15 anni?".
La lezione che tutti dovremmo imparare
Nell'era dell'omologazione e della bellezza plastificata il fatto che una star difenda le proprie rughe e decida di lasciare il proprio viso così com'è appare in contro tendenza. Quando Julia Roberts si specchia non vede riflessa la 23enne coi riccioli rossi che fece innamorare il mondo intero: vede una donna di 53 anni che sa cosa ha costruito, che sa quali sono i valori importanti e che ha scelto di non tradire se stessa. La tentazione della chirurgia oggi è avvertita fortemente anche da ragazze molto giovani, spaventate dall'idea di non rispecchiare abbastanza in pieno l'ideale del momento o di invecchiare e non essere all'altezza di ciò che "il sistema" richiede. Sembra più uno step obbligato che una scelta consapevole e ponderata, frutto di un reale desiderio di migliorarsi. Che non vuol dire stravolgere il proprio aspetto né riuscire a fermare il tempo. Ecco dunque influencer tutte uguali: stesse labbra, stessi zigomi, stessi nasi. In questo mondo di ritocchini si perde la propria unicità, ciò che rende diversa una persona dall'altra. E si perde di vista il fatto che non sono quegli zigomi, quelle labbra e quei nasi a determinare il proprio successo e chi si è davvero.