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L’Emilia un anno dopo il terremoto nelle foto di Anders Petersen

Dopo la strage del terremoto del 2012, il progetto “To Belong” racconta attraverso gli occhi del fotografo Anders Petersen la forza d’animo del popolo emiliano ad un anno dalla tragedia.
A cura di Redazione Donna
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Circa un anno fa, precisamente il 20 maggio del 2012, la terra ha tremato per circa venti secondi, sufficienti per seminare paura e disastri, incrinare palazzi, e far correre tutti per strada. Sette persone però non ce l’hanno fatta perché sono rimaste bloccate, sepolte tra le macerie. Questa storia è continuata per i due mesi successivi che hanno visto il susseguirsi di circa 2.300 scosse di assestamento, che hanno buttato giù capannoni, edifici, case, campanili e trenta persone che sono rimaste vittime di questa strage. Il disastro verificatosi non ha però fatto perdere la speranza ai cittadini emiliani, che si sono rimboccati le maniche per ricostruire le loro zone.

Studio Blanco, portale che si occupa di strategie di comunicazione e che promuove iniziative culturali, ha voluto raccontare questo particolare momento, attraverso l’esperienza di  Sara e Valerio Tamagnini, una coppia che ha chiesto al famoso fotografo Anders Petersen di seguirli nel loro percorso di ricostruzione, immortalare per otto giorni tangenziali, musei, balere e piazze terremotate. E’ in questo modo che nasce il progetto “To Belong” che attraverso gli occhi dell’artista Petersen, immortala la forza d’animo dei cittadini emiliani, un popolo ferito ma che non si arrende.

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