Koh-i-Noor, la sanguinosa storia del diamante più prezioso al mondo

Il diamante Koh-i-Noor è la pietra preziosa da 105,602 carati conservata nel museo Tower of London ed incastonata al centro della croce maltese della corona di Elizabeth Bowes-Lyon. Il suo valore si aggirerebbe intorno ai 140 milioni di euro ed è sempre stato considerato un oggetto di scambio, di guerra e di leggende. Si dice infatti che per gli uomini sia una pietra maledetta, visto che sarebbe legata a sfortuna e catastrofe.

Non è un caso che tutti i sovrani maschi che l’hanno posseduta sono morti o hanno perso il regno dopo averla ottenuta. Il Koh-i-Noor è stato estratto attorno al 1300 ed è arrivato nelle mani dei britannici nel 19° secolo, dopo anni di battaglie aggressive e sanguinose contro Pakistan ed India, che hanno causato migliaia di morti. Oggi, si torna a parlare del magnifico gioiello poiché i pakistani lo rivogliono indietro, credendo di essere i legittimi proprietari. Il paese sostiene che la pietra gli sia stata strappata illegalmente in seguito alla divisione dall’India. Quest'ultima è stata annessa nel 1849 all'impero britannico con il trattato di Lahore, contratto che prevedeva anche la resa del diamante alla corona inglese.

La prima ad averlo tra le sue mani è stata la regina Vittoria che lo ha poi esposto nel 1851 al Crystal Palace durante l'Esposizione Universale di Londra a Hyde Park. Ora, si trova invece sulla corona della regina Elizabeth Bowes-Lyon. Nel corso degli anni, l'India ha reclamato più volte il possesso del diamante Koh-i-Noor, ma l’unico modo per tornare al paese sarebbe un'ennesima guerra sanguinosa. Durante l’ultima visita in India del premier inglese David Cameron nel 2013, quest’ultimo ha dichiarato con fermezza che restituirlo sarebbe stato illogico.