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Kate Winslet contro gli abusi: “Sono cresciuta aspettando di essere molestata se indossavo una gonna”

Kate Winslet ha raggiunto prestissimo il successo mondiale: a 20 anni è stato difficile gestire la pressione, aveva gli occhi puntati addosso e questo le ha causato molta sofferenza, soprattutto in merito all’aspetto fisico. La maternità le ha restituito serenità e sicurezza, oggi il giudizio altrui le pesa molto meno. È una donna consapevole del proprio valore e perennemente al fianco delle altre donne, soprattutto quando si parla di abusi.
A cura di Giusy Dente
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Raggiungere l'apice del successo ad appena vent'anni non è per tutti: il rischio più concreto è quello di essere stelle comete di passaggio, destinate a brillare in modo intenso ma per poco, finendo nel dimenticatoio. Non è stato così per Kate Winslet. Per lei Titanic è stato il punto di partenza per costruire una carriera solida, una scia luminosa che continua a scintillare e ad allungarsi, costellandosi di riconoscimenti e successi. Certo non è stato facile gestire la pressione: essere sotto i riflettori dopo un kolossal di quella portata l'ha esposta a un vero e proprio bullismo: ma dalle sofferenze è riemersa forte, determinata e coraggiosa. Oggi l'attrice è anche una donna socialmente impegnata e ha portato avanti la sua vita privata senza privarsi di nulla, senza che la maternità diventasse un ostacolo o un impedimento nel proseguire la strada intrapresa 24 anni fa. Ha avuto tre figli e sono tutti orgogliosi di lei, che per quanto possibile porta avanti una vita normale e una sana quotidianità familiare.

Donne, un fronte unito contro gli abusi

L'attrice sostiene  Stand Up, un programma che educa e sensibilizza nei confronti delle molestie di strada, un tema a lei particolarmente caro, così come la parità di genere. Oggi le donne sono maggiormente consapevoli del loro potenziale, alcuni anni fa il maschilismo era qualcosa a cui sottostare in silenzio e le proteste non erano contemplate. A Corriere ha spiegato: "Sono cresciuta aspettando di beccare qualche fischio, o peggio di essere molestata se indossavo una gonna corta, o mi facevo vedere con un rossetto. Per la mia generazione era normale vedere gli uomini esercitare il loro potere sulle donne in spazi ristretti come la metropolitana o su un autobus affollato. La mia generazione è cresciuta senza fare nulla, ma semplicemente accettando che questa fosse una scomoda realtà della vita, che ti accadeva solo se eri una donna perché gli uomini avevano più potere. Adesso non è più così: le cose cambiano".

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Amore e accettazione, la chiave della serenità

L'attrice è stata a lungo vittima di body shaming e all'inizio della sua carriera la costante attenzione in merito al suo aspetto fisico l'ha portata a sviluppare dei modelli malsani di perfezione a cui volersi a tutti i costi adeguare. Le sofferenze le sono servite per renderla al donna forte che è oggi, una donna consapevole del proprio talento: "Il tempo è stato un grande amico, mi ha regalato il senso del mio valore. Ho imparato ad accettare i miei difetti e a non essere così dura con me stessa. A vent’anni, quando ero molto più vulnerabile e ingenua, avevo ideali fisici irraggiungibili. Ora ho il senso di me stessa e la mia adorabile famiglia (l’orgoglio che provo quando sono con i miei bambini e la gioia che mi dà vederli crescere con animo onesto, gentilezza e umiltà) mi indica cosa valga davvero, nella vita".

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Maternità e carriera: è possibile

Kate Winslet è diventata mamma a 25 anni la prima volta e lì ha cominciato a liberarsi di alcuni fardelli che si portava dietro da anni, circa l'esposizione mediatica e il modo sentiva il bisogno di apparire. La maternità le ha restituito serenità e ha imparato a dare meno peso alle critiche sterili, proseguendo la carriera con rinnovata passione. Oggi i suoi figli sono fieri di lei: "Si dicono orgogliosi del lavoro che ho svolto: sono i miei critici più duri e so che posso contare su di loro per dirmi la verità". Con loro e col marito ha costruito una solida routine familiare, dove la mondanità e il clamore hanno poco spazio: "Se non sto lavorando a un film, quasi tutti i giorni mi alzo alle 6: preparo una tazza di tè per me, e la colazione per tutti, poi porto i ragazzi a scuola e il cane a fare una passeggiata. La cucina, e il cibo in generale, sono una parte importante della nostra vita familiare. Quando il mio bambino più piccolo, 7 anni, è a letto, c’è tempo per qualche serie tv".

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