Kate Middleton con i lividi in viso: la denuncia contro un sistema che non protegge le donne dalla violenza
Kate Middleton con un labbro spaccato e un taglio sul naso, Kamala Harris con un occhio nero, Ursula von der Leyen e Christine Lagarde con il volto tumefatto. Le foto ovviamente sono finte, ma il problema che denunciano è drammaticamente vero: la violenza sulle donne. Le leader mondiali e la Duchessa di Cambridge sono le protagoniste della nuova serie di opere dell'artista aleXsandro Palombo, arrivata a Milano proprio in occasione nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L'artista aveva già creato ritratti simili con i volti Angela Merkel, Michelle Obama, Alexandria Ocasio-Cortez, ma stavolta vuole evidenziare il dramma nel dramma: le donne che denunciano e non vengono protette.
"She reported him" di aleXsandro Palombo arriva a Milano
L'artista aleXsandro Palombo è famoso per la capacità di trattare i grandi temi di attualità – povertà, inclusione, violenza – attraverso figure note e pop, dai Simpson alle fiabe, fino a Lady Diana, ritratta senza principe azzurro e in arresto. Le nuove opere sul filone della violenza di genere hanno un titolo significativo: "She reported him", lei lo aveva denunciato ma – sottotitolo – è stata uccisa lo stesso. La serie è visibile nel centro di Milano: all'ingresso dell'Università Statale, nella zona del Duomo e in Via Torino. "La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani che resta in larga misura impunita – si legge sui manifesti – sono pochi gli autori di violenza processati, e ancor meno quelli condannati".
Una campagna contro il sistema che lascia sole le donne
Le nuove opere dell'artista denunciano sì gli uomini violenti, ma anche un sistema che non protegge le donne. "A che serve denunciare se poi una donna non viene protetta dalle istituzioni e finisce per essere uccisa lo stesso? – si chiede aleXsandro Palombo – Vedo solo una politica che invita le donne a denunciare ma senza assumersi la responsabilità di dare a tutte loro protezione e supporto. Uno stato che non protegge e lascia sole le donne nelle mani del loro aguzzino diventa complice silenzioso".
La violenza sulle donne non conosce distinzioni di censo, età, istruzione. Si insinua nei contesti più insospettabili, spesso in silenzio, e lascia danni profondi. E neanche essere ai vertici della politica o delle istituzioni a volte basta a proteggere una donna dalla violenza.