“Il silicone usciva dalla cicatrice”: la terribile esperienza dopo essersi rifatta il seno
Samantha Humm è una donna di 33 anni, viene dalla Gold Coast ed è mamma di 4 bambini. E' da quando aveva solo 19 anni che ha sempre desiderato un seno più abbondante ma solo nel 2015 ha trovato il coraggio di sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica per trasformare il sogno in realtà. Ha trovato un annuncio su Facebook e, visto che offriva l'operazione a prezzi scontatissimi, ha pensato bene di approfittarne.
Ha dunque contattato il medico e, in seguito alla prima visita, ha scelto la taglia di seno che avrebbe voluto avere, e dopo qualche giorno è finita sotto i ferri. All'inizio tutto sembrava procedere per il meglio, le cicatrici guarivano bene e non aveva fastidi ma dopo due settimane il seno sinistro era arrossato e dolorante. Con il passare dei giorni la situazione è peggiorata, visto che la mammella si era gonfiata e che dalla ferita usciva così tanto silicone da essere costretta a mettere degli assorbenti nel reggiseno. Il chirurgo le diceva che rientrava nel normale processo di guarigione ma a lungo andare il seno ha cominciato a diventare di colore nero. E' solo a quel punto che la donna è corsa in ospedale, lasciando i medici senza parole.
Questi ultimi hanno infatti affermato che sembrava che qualcuno l'avesse massacrata e che il lavoro del chirurgo era stato orribile. Samantha ha dovuto rimuovere la protesi, pagando un prezzo aggiuntivo di 2.000 dollari australiani. Oggi ha recuperato del tutto ma l'esperienza l'ha traumatizzata: il consiglio che dà alle donne che vogliono ricorrere a degli interventi simili è documentarsi e affidarsi solo a dei professionisti, così da evitare terribili incidenti.