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Il ritorno della canottiera a costine: il capo anni Novanta ora è diventato chic

Una volta la canottiera bianca portata a vista era considerata di pessimo gusto e poco raffinata: sdoganata all’inizio del nuovo millennio, ora la moda la celebra in passerella come il capo genderless per eccellenza. Iconica nella sua semplicità, si porta in qualsiasi occasione, con l’abito romantico o sotto il chiodo di pelle.
A cura di Beatrice Manca
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Basic che più basic non si può, da capo di intimo la canottiera a costine è diventata un capo di moda sfoggiato con orgoglio da influencer e attrici. Sono i corsi e i ricorsi della moda: un capo di intimo nato con l'unica funziona di essere nascosto sotto i vestiti è diventato nel tempo un pezzo cult capace di definire uno stile e conquistare le passerelle. Parente sfigata della iconica t-shirt bianca, la canottiera a costine per molti anni è stata portata a vista solo da chi lavorava nei cantieri. L'estetica minimal degli anni Novanta l'ha però resa protagonista e ora che lo stile di quel decennio è tornato di gran moda, la canotta a costine ha fatto di nuovo la sua comparsa in passerella, da Prada a Philosophy di Lorenzo Serafini.

La storia della canottiera bianca

Come suggerisce il nome, la maglia scollata senza maniche nasce in ambito sportivo, più precisamente nel canottaggio: teneva al caldo il busto e lasciava le braccia libere di muoversi senza impedimenti. Per molti anni la canottiera è stata solo un indumento intimo per gli uomini (per le signore esisteva lingerie più raffinata) che non aveva nessuna funziona estetica. Bianca e principalmente di cotone, portarla a vista faceva subito "cafone". Negli anni Novanta però viene sdoganata e portata a vista, grazie a icone di stile come Salma Hayek, Jennifer Aniston e Kate Moss, e diventa un trend nei primi Duemila. L'abbinamento più classico e più celebre? Con i blue jeans. Semplice, pratico, comodo: jeans e canottiera è il look unisex di un'intera generazione. Oggi lo chiameremmo la quintessenza del genderless.

Gwen Stefani
Gwen Stefani

Le canottiere a costine sono tornate di moda

Gli anni Novanta sono tornati di moda e con loro anche questo capo vintage: complice l'esigenza di una moda pratica, da indossare anche in casa e in lockdown, le canotte a costine sono spuntate ovunque nei brand di moda. Prada nella sua collezione Primavera/Estate 2021 ha proposto outfit ispirati al tennis, con gonnelline e canotte candide abbinate a calze al polpaccio. Ferragamo e Sportmax hanno sfruttato l'estrema semplicità di questo capo per un gioco di contrasti: nelle loro sfilate le hanno abbinate rispettivamente a pantaloni con le piume o dai riflessi cangianti. Lorenzo Serafini, designer di Philosophy, invece ha proposto una collezione a tema "garden party" dominata dal bianco: la canotta semplice viene ingentilita da una spilla e portata a vista sotto camicie e abiti.

Salvatore Ferragamo
Salvatore Ferragamo

Come abbinare la canotta a costine

Per il suo profilo minimal, la canotta a costine è il capo che sta bene su tutto: anzi, come mostrano le passerelle dà il meglio di sé proprio se abbinata a capi molto colorati o  eccentrici. Sdrammatizza le gonne in tulle effetto principessa o i pantaloni in pelle spalmata o con stampe animalier. Per la primavera è perfetta sotto un chiodo di pelle, per un effetto rock senza tempo. In versione più grunge, si porta sotto le camicie a quadri rigorosamente aperte. Il tocco anni Novanta? La canotta in cotone con le spalline spesse portata sotto un top con le spalline sottili o un abito effetto sottoveste, magari con un choker: ed è subito revival di MTV.

Louis Vuitton
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