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Il ritorno del make up dopo la pandemia: è boom di vendite di rossetti

Per via delle mascherine, tutti i nostri rossetti lo scorso anno sono finiti nel cassetto e lì sono rimasti. Ma ora la situazione sta cambiando e in alcuni Paesi la mascherina non è più obbligatoria all’aperto. La prima conseguenza? Un boom di vendite di rossetti, soprattutto in formule “no transfer” e colori vivaci.
A cura di Beatrice Manca
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Il 2020 è stato un anno nero anche per il make up: non solo abbiamo passato la maggior parte dell'anno chiusi in casa (e quindi senza un filo di trucco) ma ogni volta che uscivamo, ieri come oggi, dobbiamo indossare la mascherina che ci copre la metà inferiore del viso. Questo significa che tutti i nostri rossetti sono finiti nel cassetto e lì sono rimasti. Ma ora la situazione sta cambiando: negli Stati Uniti, ad esempio, la campagna vaccinale ha permesso di togliere le mascherine negli ambienti aperti. La prima conseguenza? Un boom di vendite di rossetti, soprattutto in formule "no transfer" e colori vivaci.

Il boom delle vendite di rossetti

La corsa al rossetto è stata studiata dalla Cnn, che in un articolo riporta gli ultimi dati della società di ricerche di mercato IRI. Ad aprile, le vendite di rossetti negli Stati Uniti hanno raggiunto i 34,2 milioni di dollari complessivi, con un aumento di oltre l'80% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Una cifra che si avvicina, senza raggiungere, i livelli pre pandemia: 40 milioni di dollari. Il rossetto infatti è uno dei cosmetici più amati e popolari. Una tendenza confermata alla Cnn anche da Walmart, la più grande catena del Paese: nel settore cosmetici, il rossetto è il bene più venduto. I risultati del primo trimestre del 2021 sono stati definiti "eccezionali". In particolare, i consumatori scelgono formule che non lasciano macchia (per quando bisogna indossare la mascherina) e in tonalità accese e insolite: viola, magenta, perfino il blu.

I rossetti hanno avuto un'impennata di vendita
I rossetti hanno avuto un'impennata di vendita

Perché il rossetto è un indicatore economico

Il boom dei rossetti non riguarda solo la cosmesi: è un indicatore molto studiato in economia che prende il nome di "Lipstick Index". Da sempre, in tempi di crisi economica, spopolano i rossetti. Questo succede perché quando non ci si può permettere di fare spese importanti il rossetto rappresenta un piccolo lusso, in grado di risollevare l'umore. Il fenomeno è stato osservato regolarmente dopo ogni crisi, dal dopoguerra alla recessione del 2008, ma questa volta la pandemia e l'uso delle mascherine avevano stravolto la regola. Adesso però, libere dalle mascherine, le donne stanno riscoprendo la gioia di una passata di colore sulle labbra.

Una foto d'epoca degli anni Cinquanta
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