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Il parto più inusuale al mondo: le bambole realistiche nascono in un sacco amniotico

Julie Molloy è una donna americana e ha creato delle bambole realistiche davvero molto particolari. Sono infatti ancora avvolte in un sacco amniotico e possono essere partorire con un taglio cesareo.
A cura di Valeria Paglionico
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Sono moltissime le donne che, per ricordare in eterno l’emozione provata durante la nascita del proprio bambino, chiamano un fotografo professionista da avere in sala parto. Julie Molloy ha però ideato qualcosa di ancora più incredibile. E’ appassionata di bambole dall’aspetto realistico, è da quando aveva 16 anni che le crea con le sue mani lavorando l’argilla e, pur di aiutare le donne che hanno perso un figlio ad affrontare il trauma, ha deciso di dare loro la possibilità di trovarsi di fronte a un vero e proprio parto cesareo.

La donna sa bene che spesso le bambole diventano dei surrogati dei piccoli che hanno perso la vita, tanto che vengono chiamate per nome e trattate come degli esseri umani ma, fino ad oggi, non erano mai state “partorite”. Julie ha invece messo in scena la loro nascita, creando delle bambole ancora chiuse in un sacco amniotico. Sono in posizione fetale, hanno il cordone ombelicale e vengono poi alla luce dopo il suo intervento e quello dell’assistente. “Ci vogliono molte ore per ricreare un prezioso sacco amniotico ma il risultato è perfetto. Le bambole sono le più realistiche mai create”, ha dichiarato Julie, che vende ogni pezzo a un prezzo che si aggira tra i 300 e i 1.000 dollari.

Naturalmente, quando si acquista un giocattolo realistico ancora chiuso nel sacco amniotico, il suo aspetto non viene rivelato fino all'apertura di quest'ultimo, ma è possibile scegliere solo il genere. In questo modo, i genitori che hanno visto morire il figlio troppo presto possono trovare una forma di consolazione con delle bambole, di cui finalmente potranno ammirare anche la nascita.

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