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Il miliardario Ronald Perelman di Revlon in crisi: vende tutti i beni di lusso

“Anche i ricchi piangono” recitava il titolo di una telenovela messicana. Ed è ciò che sta capitando all’imprenditore con patrimonio a nove zeri Ronald Perelman, proprietario tra le altre cose anche di quote all’interno del colosso cosmetico Revlon. Al momento non se la passa bene dal punto di vista economico, al punto da mettere in vendita quadri, jatch, jet e molto altro.
A cura di Giusy Dente
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Il nome di Ronald Perelman è legato a diversi colossi: Revlon, la multinazionale del settore cosmetico, per fare solo un esempio. Ne possiede circa l'87%. Ma detiene quote significative anche in diverse altre società come la Deluxe Entertainment, la Scientific Games Corporation e Harland Clarke. La scalata nel panorama finanziario e aziendale lo ha portato ad accumulare un notevole patrimonio, al punto da essere stato in passato annoverato come l'uomo più facoltoso d'America. Eppure al momento non se la passa benissimo, come dimostra il fatto che ha messo in vendita buona parte delle sue ricchezze.

Crolla l'impero Ronald Perelman

Il miliardario Ronald Perelman forse sperava in una vecchiaia serena, da trascorrere continuando a godersi le sue fortune e il suo immenso patrimonio. Il 77enne, legato a diverse realtà che vanno dal settore cosmetico a quello alimentare a quello ludico, non naviga in buone acque. Dallo yatch alla villa, dal jet privato ai quadri, passando per le stesse aziende a cui ha dedicato una vita: tutto in vendita. La scelta di mettere sul mercato questi beni di lusso è stata accolta con sorpresa, ma neanche troppa. Che ci fossero stati cambiamenti nelle sue condizioni economiche era stato già rilevato: secondo il Bloomberg Billionaires Index (classifica delle persone più ricche del mondo) il suo patrimonio stimato era passato da 19 miliardi a 4,2 miliardi di dollari negli ultimi due anni. E certamente la pandemia non ha giocato un ruolo positivo.

I motivi della drastica decisione

Ridurre il proprio patrimonio passando da quasi 20 miliardi di dollari a "soli" 4 deve essere stato un duro colpo da digerire, per Ronald Perelman, che ha visto il suo impero lentamente sgretolarsi sotto i colpi della crisi, della pandemia e dei debiti accumulati. Ammonta a 3 miliardi il "conto in sospeso" col gruppo bancario Citigroup, giunto alla sua scadenza. Ecco perché quando l'imprenditore ha deciso di disfarsi dei suoi beni di lusso, nessuno ha creduto alle motivazioni fornite. Il miliardario ha parlato del desiderio di uno stile di vita austero, della necessità di ripulire la propria vita cominciando appunto svuotando casa e garage.

Pareri contrastanti

Perché vendere uno yatch lungo 80 metri, mettere all'asta una collezione pregiatissima di opere d'arte da tre milioni di dollari (contenente anche capolavori di Andy Warhol), cedere le azioni della Am General (produttrice di automobili)? Per pagare i debiti accumulati, sostanzialmente. Anche se alcune persone vicine all'imprenditore hanno deciso di credere alla sua versione di fatti. L'amico Graydon Carter ha dichiarato a Business Time: «Spesso quando la gente dice questo genere di cose nasconde altro. Nel caso di Ronald, è vero. Ha imparato ad amare e ad apprezzare i piaceri della famiglia e della casa».

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