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Il make-up va oltre i confini di genere, Anna Maria Negri: “Deve far esprimere ciò che si sente”

Anna Maria Negri è la prima Brand Ambassador in Italia nominata da Byredo, in occasione del lancio della linea di make-up ideata da Ben Gorham in collaborazione con Isamaya FFrench. La make-up artist condivide con il marchio un’idea diversa di bellezza, slegata da ciò che fa tendenza e più legata all’individualità di ciascuno. Inoltre sono per un make-up inclusivo, che vada oltre il genere.
A cura di Giusy Dente
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Anna Maria Negri
Anna Maria Negri

Beauty Editor, Beauty Content Creator, Make-up Artist: da anni la vita professionale di Anna Maria Negri ruota attorno alla bellezza, ma in un concetto nuovo e anticonvenzionale. Più che sulle tendenze, la sua ricerca artistica si è sempre concentrata sui dettagli e sulla personalità, fermamente convinta che non esistano mode universali, ma piuttosto interpretazioni della diversità che risiede in ciascuno di noi e che può trovare espressione attraverso il modo di giocare con colori, ombre e luci. Per questo nei suoi lavori punta soprattutto a liberare l'unicità che c'è in ogni singola persona, per avere volti rappresentativi più che volti omologati a modelli che non sono per nulla universali come vorrebbero farci credere. Il suo concetto di bellezza trova riscontro in quello di un brand che, non a caso, l'ha scelta come prima Brand Ambassador in Italia: si tratta di Byredo, che ha appena lanciato una linea di make-up ideata da Ben Gorham con la collaborazione di Isamaya Ffrench. Il primo è il fondatore nonché direttore creativo del marchio svedese, mentre la seconda è una vera e propria guru del settore beauty.

Byredo e Anna Maria Negri: la stessa visione artistica

Anna Maria Negri si è avvicinata a Byredo molto prima di diventarne Brand Ambassador, colpita dalla genialità di Ben Gorham. A Fanpage.it ha raccontato: "Ben Gorham è geniale non solo nell'unicità dei suoi prodotti, ma anche nella presentazione. Quando ho scoperto che stavano lanciando la linea make-up ero emozionata, perché sapevo che sarebbe stato un altro gol a maggior ragione perché si è avvalso delle capacità pazzesche di Isamaya Ffrench. Non avevo dubbi che insieme avrebbero fatto un bellissimo lavoro. La forza di Ben è sempre stata quella di essere un outsider. Si è sempre avvalso per fare i profumi delle capacità di grandi nasi e poi lavora sempre con poche persone che riescono a trasferire bene la sua idea in un progetto. Lo trovo molto intelligente da parte di un imprenditore. Lui ha ottime idee geniali, è molto bravo in questo: dà l'idea però poi lascia spazio a chi lo fa di mestiere".

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La filosofia del make-up personale

Anna Maria Negri a Fanpage.it ha spiegato di riconoscersi molto negli ideali del brand, condivide con il marchio la stessa idea di make-up personale, che mette al centro del processo creativo la soggettività: "Sono onorata di questo ruolo perché è un brand che mi piace molto. Innanzitutto l'approccio individuale alla bellezza: anche io ho sempre cercato di dare una chiave diversa del beauty. La bellezza per fortuna è individuale". Proprio in nome dell'inclusività e di una libera espressione della propria personale bellezza, la linea di Ben Gorham si compone di un'ampia gamma cromatica e di diverse texture, combinabili tra di loro per creare mix sempre nuovi. La creatività si unisce anche alla sostenibilità, senza che a pagarne le conseguenze sia però la qualità del prodotto finale: "Mi piace molto che abbiano utilizzato formule naturali di cui molte anche vegane, ma performanti" ha detto la Make-up artist. E per finire, non poteva mancare l'aspetto legato al design, un elemento essenziale all'interno di Byredo: "L'estetica è data da un packaging che trovo speciale, perché ricorda un oggetto antico ma così antico che diventa quasi alieno, modernissimo. Questa è un'altra capacità di Ben Gorham: avere un prodotto atemporale che al di là della bontà del prodotto diventa anche un oggetto del desiderio".

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Il make-up è forza creativa

Il mondo del beauty è fatto di fantasia per Anna Maria: "Il make-up proprio perché è colore e gioco deve permettere di esprimere ciò che si sente in quel momento, è una grande forza creativa" ha detto a Fanpage.it. Lei ha cercato di preservare la dimensione più giocosa del suo mestiere. Da bambina giocava con le Barbie, adesso trucca le modelle ed è una cosa che la diverte ancora tanto: "Non è solo abbellirsi, ma c'è anche un aspetto ludico che non dobbiamo perdere". E giocare significa anche svincolarsi dalle abitudini e sperimentare, osare. Anche se ciascuno ha i proprio colori del cuore e le tonalità che certamente si abbinano meglio all'incarnato, a prevalere deve essere lo stare bene con se stessi, anche indossando qualcosa che magari a priori si sarebbe escluso. "Ognuno deve fare ciò che vuole: spazio alla creatività individuale" insomma. In queste settimane in verità sembra che a decidere le tendenze sia stata la pandemia! Tra le tante abitudini che ha cambiato c'è anche il modo di truccarsi. Inevitabilmente si è prestata maggiore attenzione alla cura della pelle e si è preferito puntare sullo sguardo più che sulla bocca, coperta dalla mascherina: coi rossetti chiusi nei cassetti, ci si è però sbizzarriti col mascara, diventato un vero e proprio must have: "Ci sono dei prodotti must have, quelli che oggettivamente servono. Il balsamo per le labbra in questo anno e mezzo è stato sempre in borsa. Un altro must have è il mascara nero: con la mascherina si sta puntando molto al trucco sugli occhi. Truccare le labbra enfatizza molto la bocca: mette subito allegria, rende il sorriso sgargiante ed è un modo per essere pronte velocemente, perché ci vogliono 30 secondi".

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Il trucco non è un affare per sole donne

Per Anna Maria il make-up è un mondo del tutto svincolato all'idea di genere. Ultimamente anche grazie ai social e all'esposizione di personaggi che hanno molto seguito, si sta sdoganando l'idea per cui sia qualcosa per sole donne: "Ci stiamo arrivando, siamo davvero molto vicini. Anche tanti genitori hanno iniziato a capire che una parte della ribellione passa anche dal make-up". Anche per Ben Gorham questa equazione non è mai esistita, preferendo intendere il make-up come qualcosa di universale e inclusivo e la Make-up artist ha trovato piena aderenza alla sua idea anticonvenzionale. "Io in giro vedo sempre più ragazzi che portano serenamente lo smalto. Se prima veniva un po' tacciata come cosa tipica dell'ambiente gay o solo della moda, adesso lo mettono tutti". Sdoganare certe convinzioni è diventata una vera e propria mission per certi brand: "Byredo Make-up va a consolidare un'idea che è già nell'aria, i tempi stanno cambiando, le persone sono molto più libere". E questa rivoluzione che parla di libertà di espressione passa anche attraverso un approccio individuale e personale alla bellezza, dove il make-up diventa un modo per reclamare la propria identità e il proprio vero modo di essere.

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