La body positivity non riguarda solo le donne: anche gli uomini soffrono i giudizi sui loro corpi
I social network ci hanno abituati a immagini poco veritiere: corpi perfetti e volti levigati, senza imperfezioni. Foto bellissime, però finte, che possono scatenare sensazioni di ansia e inadeguatezza in chi le guarda. Per reazione a questo bombardamento continuo, negli ultimi anni sempre più persone hanno abbracciato la filosofia del "body positive": star, attiviste e donne comune hanno iniziato a mostrarsi sui social "al naturale", sfoggiando con orgoglio le proprie imperfezioni anziché nasconderle. Accettarsi nella propria unicità è un grande atto di amore verso se stessi: allora perché dovrebbe riguardare solo le donne? Su TikTok e Instagram sta spopolando l'hashtag #mensbodypositivity per sfatare alcuni miti sulla bellezza maschile, come gli addominali scolpiti (ma a colpi di fotoritocco) che si vedono online.
Cos'è la body positivity maschile
Storicamente, le donne hanno dovuto affrontare più pressioni e più pregiudizi legati al loro corpo: agli uomini si perdonavano volentieri un po' di pancia e i capelli bianchi, tabù per l'altro sesso. Se un uomo invecchiando diventava "uno scapolo d'oro" una donna era molto probabilmente una zitella con i capelli grigi. Questo però non significa che gli uomini non sentono alcune aspettative sociali sul loro aspetto o non soffrano per i commenti negativi sul loro fisico, anzi. Il problema si è acuito con i social media, rivelano le ricerche, e con l'ansia generata dal lockdown: una ricerca condotta da Campaign Against Living Miserably e pubblicata dalla Bbc afferma che il 48% degli intervistati (tutti under 40) guarda con difficoltà e disagio al proprio corpo. Da qui l'esigenza di reagire e di "rivendicare" sui social il diritto ad amarsi per come si è, anche senza six pack e mascella scolpita. Negli ultimi anni anche l'idea di mascolinità è stata messa in discussione: chi ha detto che un vero uomo non piange? O che debba essere muscoloso, sportivo e appassionato di motori?
Da Will Smith a Robert Pattinson, i paladini della body positivity
La scorsa primavera una foto di Will Smith in boxer diventò virale: l'attore si mostrava in ciabatte con la pancetta e ammetteva di essere nella "peggior forma della sua vita". Anche se in realtà promuoveva una serie di allenamenti sul suo canale youtube, la sua sincerità fece nascere un'aperta e sincera conversazione sul tema delle insicurezze degli uomini. Esistono ed è giusto iniziare a parlarne. Il cantante Sam Smith pubblicò un'immagine a torso nudo spiegando che prima di ogni servizio fotografico era ossessionato dal peso e digiunava. Anche due attori che hanno popolato i sogni delle adolescenti degli anni Duemila come Zac Efron e Robert Pattinson hanno ammesso di aver avuto grandi problemi con il proprio aspetto, soprattutto per l'ansia di dover restare per tutta la vita all'altezza delle aspettative create da ventenni. Anche gli uomini nel tempo cambiano aspetto, ma non sono i chili né le rughe a definire la bellezza. Né per gli uomini, né per le donne.