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I prodotti taroccati rendono più desiderabili gli originali?

La contraffazione è una piaga che afflige l’industria della moda. In alcuni casi però tale problema può tramutarsi in un valore aggiunto, che rende più appetibili e desiderati i prodotti che sono oggetto di contraffazione. Questo è quanto emerge da una ricerca finanziata dal Miur.
A cura di Marco Casola
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I prodotti taroccati rendono più desiderabili gli originali?

Nel triennio 2008-2010 il settore del lusso, nello specifico la fascia che comprende prodotti d'abbigliamento ed accessori, è risultato uno dei più colpiti dalla piaga della contraffazione. Si stima che nell'ultimo periodo il mercato nero di prodotti falsi abbia creato un giro d'affari con introiti pari a 3 miliardi di euro. Tale situazione crea danni ingenti ai marchi di lusso e allo stesso consumatore dei prodotti d'altagamma, per questo sono stati creati degli strumenti appositi, atti a combattere il mercato parallelo. Tra questi Certilogo, un provider specializzato in soluzioni di tracciabilità che si occupa di "proteggere" la marca oggetto di contraffazione. Svariate maison come Lanvin Paris, Blumarine e Versace utilizzano tale tecnologia che considera il consumatore un alleato, coinvolgendolo direttamente nella difesa del marchio.

“ Quando non ti copiano più, significa che non sei più bravo e che hai smesso di fare notizia ”
Elsa Schiapparelli
L'effetto "snob premium" assegna un valore in più ai prodotti contraffatti – E' certo che la contraffazione sia una delle piaghe che attanaglia il settore del lusso, ma non sempre tale problema ha dei risvolti esclusivamente negativi. Una ricerca finanziata dal Miur e realizzata dall’ateneo di Brescia, con la collaborazione di quelli di Modena, Reggio Emilia, Parma e della Bocconi di Milano, dimostra che la presenza sul mercato di prodotti taroccati può tramutarsi in un valore aggiunto, poichè rende più desiderabile l'oggetto originale. Lo studio evidenzia il cosiddetto effetto "snob premium", secondo cui il consumatore assegna un valore additivo ai prodotti di brand contraffatti. Dall'analisi del campione di ricerca emerge che i consumatori sono disposti a pagare 210 euro per una borsa da donna di una marca che non viene contraffatta, tale cifra sale a 350 euro nel caso in cui il prodotto sia oggetto di copia. Aveva dunque ragione la celebre stilista Elsa Schiaparelli nel momento in cui affermava: “quando non ti copiano più, significa che non sei più bravo e che hai smesso di fare notizia”.

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