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I consigli di Federico Panarello sui look di fine inverno

Federico Panarello è il fashion blogger di successo del sito My cup of Coffe, profondamente legato alla sua ex fidanzata e attuale collaboratrice Lara Pallavicini. Scopriremo con lui i look maschili e femminili migliori per vivere con stile queste fresche giornate di Marzo.
A cura di Daniela Seclì
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Si ispira ai look dei ragazzi del nord Europa e allo stile collegiale americano. Federico Panarello, meglio noto come Le Garçon avec les lunettes, è laureato in architettura e creatore del blog My cup of coffe. Ci dimostrerà che la moda non è solo roba da donne e ci consiglierà come vestirci in queste ultime giornate d’inverno.

DS: Dicci di te. Chi è Federico nella vita di tutti i giorni?

Federico è un ragazzo neolaureato in Architettura, che si divide fra Torino, sua città natale e Bologna, dove ha di recente iniziato uno stage presso il marchio di abbigliamento Leitmotiv. Sono un ragazzo iperattivo e frenetico, non amo rilassarmi e stare fermo. Sono sempre in movimento con mille pensieri e progetti da realizzare. Vivo per inseguire i miei sogni, che lentamente e con sacrificio vedo realizzarsi.

DS: Quando hai scoperto la passione per la moda?

La passione per la moda è maturata negli ultimi quattro anni, divenendo ormai parte integrante della mia vita e del mio modo di osservare il mondo che mi circonda. Ormai filtro tutto tramite il sostantivo moda, questa interessante parola che cambia continuamente significato in base al mio umore, alle tendenze e al clima. L’aspetto significativo è che la moda non è statica ma versatile, cambiamo con essa e lei cambia con noi. Ricordo ancora con piacere quando ero bambino e sfogliavo le riviste di moda che comprava mia mamma. Avevo un quaderno, che purtroppo è andato perso, dove incollavo le pagine dei total look che trovavo più interessanti. Credo che inconsciamente la mia passione per la moda sia nata in quegli anni lontani per esplodere di recente in modo incessante e determinato.

DS: I tuoi studi sono orientati su un ambito lontano dal mondo patinato della moda. Le conoscenze acquisite durante il periodo universitario si sono prestate, in qualche modo, alla tua passione?

Gli studi in Architettura sono specifici da un lato, ma versatili e plasmabili dall’altro, possono aprire le porte a più discipline e mestieri. Credo che la moda e l’architettura siano discipline connesse e complementari. Come si progetta un edificio, un parco, un complesso edilizio, allo stesso modo si progetta un abito, una scarpa, una giacca. Ho frequentato anche il corso di “Disegno e Collezione Moda” presso lo IED di Torino, dove riportavo il mio background culturale in ogni singolo figurino. L’architettura intesa come forme, numeri, colori e stili ancora oggi influenza tutta la mia esistenza e il mio modo di vedere il mondo. Non mi soffermo mai su un oggetto per caso, non ascolto mai un brano musicale o osservo un tramonto che so già in partenza non possano comunicarmi delle sensazioni forti, che reputo importanti per il mio lavoro.

DS: Il tuo soprannome “Le Garçon avec les lunettes” nasce in concomitanza alla tua attività di blogger? Da chi ti è stato dato?

Questa domanda mi fa tornare indietro nel tempo, a circa due anni fa, quando con Lara, la mia compagna di vita e collega sia nell’attività di blogger che negli studi universitari, abbiamo deciso di aprire il blog. E’ stata lei a scegliere il mio soprannome. “Le Garçon avec les lunettes” che nasce da due aspetti importanti del mio modo di essere: il primo, banale, che porto gli occhiali, mentre il secondo è il rimando di questo soprannome ai fumetti e al mondo dei cartoni animati, ai quali Lara dice che appartengo. Le ricordo un cartone e spesso mi domanda da che fiaba provenga.

DS: Cosa ti ha spinto a creare un blog e come nasce l’idea di chiamarlo “My cup of coffe”?

L’idea di aprire il blog è avvenuta per gioco, anche se già dai primi giorni il desiderio di trasmettere il proprio modo di approcciarsi alla moda era forte. Inizialmente alla base del blog c’era un filone narrativo fiabesco: tutti i post erano uniti da un fattore comune, in bilico fra finzione e realtà, fra il mondo delle favole e il mondo contemporaneo. Ho sempre avuto tanta immaginazione, si poteva osservare sia nei fotomontaggi che realizzavo, in cui gli oggetti diventavano enormi e noi piccolini, sia nella proiezione di noi stessi in mondi incantati e sospesi nel tempo, con improvvisi giochi di luce e colori. Successivamente il blog ha subito un’evoluzione e una maturazione. Accantonato il mondo della fantasia si è fatto avanti l’aspetto più reale, ossia quello di voler comunicare un proprio modo di vestirsi e proporre soluzioni che rispecchiassero il proprio modo d’essere. Il mio stile, definito da molti come “collegiale chic” e “casual elegant” vuole essere un modo per proporre idee a studenti universitari che non vogliono passare inosservati ma desiderano colpire con la propria semplicità e accortezza nei dettagli. Il “troppo” è out, il “poco” è in! Il nome del blog è stato dato da Lara. “My cup of coffe” è la traduzione in inglese del “mondo che ci circonda”, delle “cose che ci riguardano”. E’ come una tazza di caffè riempita dei nostri sogni, delle nostre esperienze e del nostro vissuto. Tutta la nostra vita che si può sorseggiare e gustare attraverso le pagine del nostro blog.

DS: E’ innegabile che sei uno dei pochi fashion blogger di sesso maschile. La moda dunque non è una prerogativa tutta femminile. Quali aspetti di questo mondo ti affascinano di più?

Quando ho incominciato effettivamente eravamo in pochissimi, forse due o tre, adesso ce ne sono molti di più in Italia, ma a mio avviso improvvisati e privi di originalità. Infatti preferisco ispirarmi ai look dei ragazzi del nord Europa e allo stile collegiale americano, dove riscontro molta più spontaneità e sincerità nel trasmettere quello che è realmente la moda. La moda per me è vita, è una boccata di aria fresca. Fino a un mese fa conoscevo solo il mondo patinato delle sfilate, ma grazie allo stage da Leitmotiv ho avuto l’opportunità di capire cosa si nasconde dietro ad una collezione. Un mondo frenetico ed elettrizzante dai ritmi incalzanti che talvolta ti portano a lavorare fino a notte inoltrata. Problem solving dell’ultimo minuto, tempistiche da rispettare, tutto per arrivare a produrre quei capi che sono ricchi di storie, fatiche e sogni. Anche questa è moda!

DS: Come hai detto prima, gestisci il blog insieme a Lara. Vi capita mai di trovarvi in disaccordo riguardo alle scelte inerenti al blog?

Io e Lara siamo un binomio indissolubile. Siamo stati fidanzati per dieci bellissimi anni, e ancora oggi, a due anni dalla nostra separazione formiamo un duo inseparabile. Siamo affiatati, sappiamo di esistere l’uno per l’altra, lei è il mio faro, la mia musa per eccellenza. Realizzo le mie creazioni e i miei sketches proiettandoli sulla sua personalità e sulla sua figura sensuale. Dopo due anni di architettura insieme, nei quali abbiamo affrontato laboratori in gruppo lavorando nottate intere, abbiamo imparato a gestire le nostre ansie e le nostre paure e a trasmetterci forza e coraggio nei momenti più difficili. La collaborazione per il blog è stata quindi una piacevole conseguenza. Abbiamo un rapporto di amore-odio, ci amiamo alla follia ma siamo in disaccordo su molteplici aspetti della vita e del modo di concepire la moda. Molti punti in comune e molti aspetti di incongruenza. Anche la nostra relazione sentimentale era tale: così diversi ma allo stesso tempo così uniti e inseparabili. Proprio da questi disaccordi ha vita la nostra forza e costanza. Sono certo che nulla succeda per caso, infatti i nostri continui scontri ci hanno sempre portato ad ottenere buoni risultati e soddisfazioni. Ancora molta strada è da fare, ma io so che ho lei, e le paure si attenuano di conseguenza.

DS: Potreste suggerire un outfit adatto a queste ultime fredde giornate d’inverno?

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Certo! Un outfit che adoro in modo particolare e che indosso spesso sia per comodità e per praticità rimanda sempre al mondo collegiale americano da cui amo ispirarmi. Da sfondo uso jeans rigorosamente neri della Lee con un k-way imbottito della linea donna Terranova che ho con nonchalance adattato alle mie mise invernali. Il match finale, come spesso capita, è giocato dagli accessori e da due colori preponderanti con i quali mi diverto sempre a realizzare nuove soluzioni. In questo caso i due colori sono il bordeaux e il blu. Scarpe alte rigorosamente Converse che ricordano il mondo sportivo dei campus universitari, mentre il tocco di originalità è dato dal cappello e dal maxi sciarpone in lana realizzato in casa. Ultima pennellata è data dalla cintura Louis Vuitton. Ammetto che le cinture dei marchi di lusso sono il mio punto debole, ma ognuno di noi ha il proprio tallone di Achille no?

Ed ecco l’outfit femminile! Ho scelto di presentarvi uno degli ultimi indossati da Lara per il blog. Qui è lei, come la si vede tutti i giorni, con i suoi colori e il suo animo dark ,negli accessori e negli accostamenti. Ha scelto un cappotto vintage grigio abbinato ad un sweater Pull & Bear. Il grigio lo ritroviamo nelle sue diverse tonalità, nello sciarpone in lana Combipel e nel cappello Prezzi Pazzi. Il nero dei guanti in pelle, accostato alla Cintura nera di Hermès e ai boots del marchio spagnolo Mary Paz si accompagnano, per marcare il carattere combattivo di una donna che non ha bisogno di un uomo per andare avanti, agli accessori dark, quali l’anello a teschio e il braccialettino con borchie. Anche Lara, come molte donne ha un punto debole: le borse! La sua capacità sta nel saper abbinare accessori di lusso con capi cheap, è questo che ci teniamo che passi al lettore attraverso i nostri outfit. La moda è un puzzle, tutto è possibile, e sono le singole persone a crearla, non c’è una moda passata o una in divenire. Tutto è moda e siamo noi ad unire i pezzi nel puzzle della nostra vita!

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