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I Chelsea boots sono intramontabili: dai Beatles alle passerelle, i modelli di tendenza oggi

Gli stivaletti simbolo della Swinging London e dello stile Mod tornano protagonisti delle collezioni invernali: scamosciati, leopardati o in versione pop ed esagerata. Tanti stili diversi, ma tutti con la banda elasticizzata che li ha resi celebri. I “Beatles” sono nati ben prima del gruppo che gli ha dato il nome: li indossava addirittura la regina Vittoria.
A cura di Beatrice Manca
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Sono uno dei simboli della Swinging London, inglesi che più inglesi non si può: i Chelsea boots, gli stivaletti bassi con una banda elastica laterale, sono una calzatura intramontabile. Hanno conquistato stilisti e musicisti (un nome su tutti: i Beatles) e dagli anni Sessanta rappresentano l'alternativa giovane, comoda e rock alla classica scarpa stringata. Per decenni nel guardaroba maschile, questi stivaletti in realtà furono inventati per una donna: la regina Vittoria. Le collezioni invernali dei brand lo confermano: da Valentino a Saint Laurent, i Chelsea sono tornati in mille varianti. Scamosciati o lucidi, con la suola a carrarmato o con un filo di tacco: ma tutti con il tassello elastico che li ha resi famosi.

La storia dei Chelsea boots, dalla regina ai Beatles

Come molte delle tendenze nate in Gran Bretagna, anche i Chelsea boots hanno un'origine nobile: furono brevettati dal calzolaio personale della regina Vittoria, J. Sparks-Hall. Una calzatura pratica, che la sovrana indossava per passeggiare in campagna o per cavalcare. L'invenzione della gomma vulcanizzata permise di inserire il tassello elastico sulla caviglia, che li rendeva molto facili da infilare e sfilare. Sono parenti stretti dei jodhpur, gli stivaletti utilizzati dai coloni britannici in India. Dandy, aristocratici, militari: per decenni sono stati la calzatura prediletta dell'aristocrazia inglese. Ma intanto, con l'avanzare del nuovo secolo, la moda era passata.

I Beatles nel 1964
I Beatles nel 1964

La rinascita dei Chelsea boots avvenne negli anni Sessanta grazie a un gruppo di testimonial d'eccezione: i Beatles. Il gruppo all'apice del successo lanciò la moda e gli stivaletti (con l'aggiunta di un tacco) diventarono ben presto uno dei simboli dello stile Mod e della Swinging London degli anni Sessanta. In quel periodo gli stivaletti presero i due nomi con cui oggi li conosciamo: "Beatles boots" come il gruppo che li ha resi famosi e "Chelsea boots" come il quartiere di Londra ritrovo di musicisti e artisti.

Beatles boots, i modelli da scegliere questo inverno

La moda ha giocato con suole, materiali e altezze: il più fedele alla tradizione è il modello firmato Alexander McQueen, nero con elastico rosso a contrasto. Saint Laurent sceglie una fantasia leopardata e il tacco (esattamente come quelli di John, Ringo e Paul). Con un look total black basta questo dettaglio per un look che richiama l'energia dei Mod. Church's tra i suoi modelli propone il bianco ottico, molto Sixties. Quelli di Bottega Veneta e Jil Sander puntano sulla maxi suola in carrarmato a contrasto, creando un ibrido tra Chelsea e combact boots. Anche Valentino esagera i volumi, soprattutto nella suola. Non mancano le alternative low cost: quelli di &Other Stories hanno la linea affusolata e la punta squadrata in perfetto stile Mod. Pratici e stilosi, sono la calzatura ideale su cui puntare ai prossimi saldi: se sono sopravvissuti a un secolo e mezzo di storia, non c'è dubbio che li indosseremo anche nel 2021.

Sfilata Valentino
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