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“Ho perso braccia, piedi e glutei per pura vanità”, la storia di Apryl

Iniezioni di silicone clandestine per aumentare il volume del suo sedere, ma qualcosa è andato storto: è così che Apryl Michelle Brown ha perso braccia, piedi e glutei, oltre alla speranza futura di avere una vita “normale”.
A cura di Eleonora D'Amore
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La 46enne, ex parrucchiera, incolpa la "vanità" e vuole mettere in guardia le altre donne riguardo i terribili pericoli di tali trattamenti estetici clandestini: "Ho pagato un prezzo terribile per la mia vanità e continuerò a scontarlo per il resto della mia vita. Non posso incolpare nessuno, la colpa è solo mia". Parla di vanità Apryl Michelle Brown, spinta verso la chirurgia estetica non convenzionale dalla voglia di aumentare il volume del suo lato b: "Non mi ero resa conto dei pericoli. Ho pensato che fosse un'iniezione innocua che mi avrebbe restituito un sedere perfetto. Ma la realtà era che il silicone utilizzato non era adatto per gli esseri umani. Era, infatti, un liquido sigillante adatto solo per bricolage".

Apryl prima dell'incidente
Apryl prima dell'incidente

Attimi di panico per l'ex parrucchiera, che ha rischiato di perdere la vita poco prima di dover dire addio ai suoi arti e alla speranza di una vita "normale": "Il mio corpo ha avuto una forte reazione allergica, che mi ha lasciato a un passo dalla morte. Ero in una tale agonia che, a quel punto, morire sarebbe stato una liberazione. L'unico modo che i medici avevano per salvarmi è stato quello di amputare le mie natiche, le mie mani ed i piedi". Una sofferenza a dir poco insopportabile, che la costrinse ad accettare delle asportazioni così drastiche e a farsene una ragione, pur di continuare a vivere: "Ho avuto momenti bui. Ho pianto un mare di lacrime. Sono stata sopraffatta dalla vergogna e dal senso di colpa … tutto perché volevo un sedere più grande".

Poi all'improvviso la risalita. Apryl ha capito di dover afferrare la sua mutilata esistenza e trarne qualcosa di buono, tentando di convertire un imperdonabile errore in una lezione di vita:  "Ho deciso di fare una gara di triathlon. Ho cominciato a camminare di nuovo alla fine del 2011 e mi sono allenata per 6 giorni alla settimana, imparando anche a nuotare con le mie membra residue". Nessun desiderio di rivalsa o di vendetta, il suo unico scopo è quello di diffondere una storia che possa essere d'insegnamento per l'universo femminile ancora accecato dalla mania di perfezionismo fisico: "Voglio mettere in guardia gli altri dei pericoli della chirurgia estetica illegale. Il mio messaggio più importante è che dobbiamo imparare ad amare e accettare noi stessi per quello che siamo". 

 

 

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