Ha rischiato la vita per partorire il figlio a Natale: oggi può stringerlo tra le braccia
Tasha Trafford ha 33 anni, è un infermiera e negli anni scorsi ha scoperto di soffrire di una rara forma di cancro alle ossa. Nel momento in cui è rimasta incinta con la fecondazione artificiale, il tumore sembrava essere in remissione ma, alla 16esima settimana di gravidanza, è tornato più aggressivo che mai. I medici le dicevano che l’unico modo per salvarsi era abortire ma lei non è riuscita ad accettarlo. Ha portato avanti la gestazione con forza e testardaggine, era infatti pronta a morire pur di proteggere il bambino che portava nel grembo.
Ha vissuto per 9 mesi con la paura che ogni giorno potesse essere l'ultimo, quando finalmente è avvenuta una cosa meravigliosa. Probabilmente, Tasha ha avuto un angelo custode che vegliava su di lei. Qualche giorno fa, infatti, tutto si è concluso per il meglio. La donna e suo marito sono entrambi genitori di un piccolo sano. “Non appena la levatrice mi ha consegnato il mio bambino ho cominciato a fargli le coccole. E’ perfetto, anche i suoi nonni lo amano e sono orgogliosi di lui”, ha dichiarato la donna.
Tasha conosceva i rischi che correva, ma non avuto mai alcun dubbio: ha sempre fatto ciò che le ha detto il cuore, nonostante il dolore e la paura. A gennaio comincerà il nuovo ciclo di chemioterapie per combattere definitivamente la malattia. Spera che con il nuovo anno possa dire addio anche al cancro e che il suo coraggio la ripaghi. Intanto, non vede l’ora di godersi il primo Natale in compagnia del suo bambino e di passare tutto il tempo che le rimane in sua compagnia. E' lui l'unica cosa che la rende davvero felice.