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Gucci Love Parade, la sfilata di Alessandro Michele trasforma il sogno di Hollywood in realtà

Alessandro Michele ha presentato la sua nuova collezione a Los Angeles, la “fabbrica dei sogni”, con una grandiosa sfilata a Hollywood Boulevard. Lo show è un omaggio all’epoca d’oro del cinema, tra abiti piumati da diva retrò e accessori fetish ispirati ai sex toys. L’ispirazione però arriva dal cuore: sua madre.
A cura di Beatrice Manca
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Le luci di Hollywood si accendono per Alessandro Michele. Il designer di Gucci ha presentato a Los Angeles la sua "Love Parade", una collezione sfarzosa ispirata all'epoca d'oro del cinema, per celebrare il centenario della casa di moda fiorentina. La sfilata è veramente da grande schermo: cento modelli e modelle escono dal Chinese Theatre, luogo simbolo dell'industria cinematografica, e attraversano Hollywood Boulevard. In passerella smoking colorati, abiti bordati di pelliccia e occhiali tempestati di brillanti, come veri divi di altri tempi. Ma Alessandro Michele non guarda mai al passato con nostalgia: la collezione è densa di riferimenti contemporanei e fetish tipici della sua estetica, inclusi i gioielli ispirati a sex toys.

La sfilata Gucci Love Parade è ispirata al cinema

Hollywood, secondo Alessandro Michele, è "un tempio Greco di divinità pagane". Quale miglior fonte di ispirazione per lo stilista innamorato della classicità e della mitologia? Ma ci sono anche ragioni sentimentali e affettive: la collezione nasce nel ricordo della madre, che lavorava in una casa di produzione, e gli raccontava questo mondo dorato e scintillante. Le citazioni cinematografiche, nella collezione, si sprecano: ci sono gli abiti in seta bianca anni Trenta, i boa di piume, i cappelli texani che strizzano l'occhio al western, gli smoking alla 007 rivisitati in tinte pop e abiti bordati in pelliccia, in perfetto stile Viale del Tramonto.

Gucci Love Parade
Gucci Love Parade

Ma l'estetica di Alessandro Michele non cede il passo né alla nostalgia né al citazionismo. La grandeur hollywoodiana si fonde con elementi ultra contemporanei: tornano i ciclisti e le tutine aderenti, effetto seconda pelle, da portare sotto cappotti e shorts. Non mancano poi i riferimenti al mondo del bondage, cari ad Alessandro Michele: i body in latex, le autoreggenti, la lingerie a vista, le scarpe con plateau vertiginosi, da vere mistress-chic. Stavolta il designer osa perfino i gioielli a forma di sex toys.

Gucci Love Parade
Gucci Love Parade

Tra gli accessori cult della collezione Gucci Love Parade ci sono sicuramente le it-bag (sfoggiate da uomini e donne, indifferentemente) gli occhiali tempestati di strass da vere dive anni Cinquanta e i gioielli da naso, a metà tra piercing e anelli. Alessandro Michele si è sbizzarrito con i copricapo: dai berretti da baseball ai cappelli surrealisti che coprivano un solo occhio, dagli occhiali a mascherina alle calotte di cristalli anni Trenta. Per non parlare poi di boa di piume, strascichi e cappe: tutto era scintillante, maestoso, cinematografico.

Il cappellino surrealista, Gucci Love Parade
Il cappellino surrealista, Gucci Love Parade

Le star in passerella e in prima fila

Non potevano certo mancare le star del cinema, i divi e le dive di questa generazione: in passerella hanno sfilato il cantante e attore Jared Leto (da anni amico e volto della casa di moda) e Macaulay Culkin, famoso al grande pubblico per il ruolo in Mamma ho perso l'aereo.

Jared Leto sfila per Gucci
Jared Leto sfila per Gucci

Anche la prima fila era piena di star: gli ospiti della sfilata erano seduti su sedie pieghevoli da regista, sotto le luci lampeggianti del Chinese Theatre, che per anni ha ospitato la notte degli Oscar. Tra il pubblico c'era Gwyneth Paltrow, con un tailleur Gucci vintage, Lizzo e Miley Cyrus, con un abito piumato e un'acconciatura ispirata a Dolly Parton. Dopo i mesi duri della pandemia, Alessandro Michele ha voluto celebrare una rinascita personale e collettiva nel modo più sfavillante che conosca: il cinema è una grande fabbrica di sogni, e mai come ora abbiamo bisogno di tornare a sognare.

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