Green pass obbligatorio da oggi 6 agosto: cosa cambia per parrucchieri, estetisti e centri benessere
Il governo nel nuovo decreto Covid ha introdotto una serie di novità. A partire da venerdì 6 agosto è stato reso obbligatorio il green pass (o certificazione verde). Il documento si ottiene in diversi modi: guarigione dal virus, vaccinazione (ciclo vaccinale completo, soltanto la prima dose o vaccino monodose) oppure un tampone negativo nelle 48 ore precedenti. Il green pass si può sia stampare in formato cartaceo che scaricare sullo smartphone in modalità digitale. In entrambi i casi sarà cura degli esercenti controllare che il cliente ne sia in possesso, per consentire l'accesso, pena multe salatissime a carico di entrambi in caso di violazione. Ma quali sono le attività commerciali interessate da questa misura? Vediamo cosa cambia.
Il green pass non è obbligatorio per parrucchieri ed estetisti
Senza green pass non si potrà accedere a una serie di luoghi e non si potranno svolgere molte attività. Rientrano nella lista stilata dal governo nel decreto Covid bar, ristoranti e pub: in questo caso la regola vale solo per i tavoli situati all'interno. All'aperto e al bancone del bar, invece, si potrà accedere senza mostrare obbligatoriamente il green pass. Bisognerà munirsi di certificazione verde anche per entrare a teatro, al cinema, nei parchi divertimento, nei centri culturali. Viceversa, saranno regolarmente aperti a clienti con e senza green pass i saloni di estetisti e parrucchieri. Anche senza obbligo di green pass, resta comunque obbligatorio osservare alcune accortezze che possono tutelare la salute di tutti: mascherina e igienizzazione delle mani in primis.
Green pass obbligatorio per centri benessere e centri termali
Nelle piscine, nei centri benessere, nelle palestre e nei centri termali (al chiuso) valgono regole diverse da quelle in corso per estetisti e parrucchieri. Infatti qui si potrà entrare unicamente esibendo al personale il green pass. Il controllo avviene attraverso un'apposita app messa a disposizione degli esercenti, che permetterà loro di verificare chi è munito di certificazione e chi no, dunque a chi consentire l'accesso e chi invece deve essere allontanato. L'app in questione, sviluppata direttamente dal ministero della Salute, si chiama VerificaC19 ed è già disponibile per tutti i dispositivi.