Google e Stella McCartney, insieme per combattere l’inquinamento globale generato dal mondo della moda
Google e Stella McCartney si sono uniti per una giusta causa, combattere l'inquinamento del pianeta provocato dalla catena di produzione del settore della moda. Insieme hanno creato un progetto che sarà in grado di dettare metriche precise sull'impatto ambientale delle fibre più utilizzate per la creazione di capi di abbigliamento come il cotone e la viscosa. Al progetto prenderà parte anche Currenty Global, la società di consulenza americana per l'innovazione, e Google Cloud.
Google e Stella McCartney, insieme per la sostenibilità
Nei prossimi mesi da un lato Stella McCartney contribuirà all'iniziativa mettendo a disposizione anni di dati riguardanti la sua supply chain, la catena di produzione; dall’altro, Google aiuterà a interpretarli tramite i suoi strumenti tecnologici. Perché tutto questo? Per far capire ad altri brand quanto sia importante la scelta del materiale che viene utilizzato per i capi di abbigliamento e quanto questa abbia un forte impatto sull'ambiente. Il progetto è stato presentato il primo giorno del Copenhagen Fashion Summit, il meeting annuale del settore in materia di sostenibilità. Nella prima fase dell'iniziativa di Stella McCartney e Google, l'intento è di eliminare la viscosa che proviene dalla cellulosa degli alberi e collabora alla deforestazione e la tintura del cotone che aumenta l'inquinamento globale. L'industria della moda infatti genera il 20% delle acque reflue e il 10% delle emissioni di carbonio a livello globale, collaborando notevolmente al degrado del pianeta.
Le scelte green di Stella McCartney
La stilista inglese non è nuova a progetti sostenibili anzi negli anni è diventata il simbolo della moda green attenta all'inquinamento dell'atmosfera, del sottosuolo, provocato dal settore della moda. In qualità di brand vegan, Stella McCartney non utilizza pellicce, pelli o piume in nessun capo o articolo per motivi sia etici sia ambientali, optando per materiali alternativi. Lo scorso anno, proprio riguardo questa tematica, la stilista ha aperto una piattaforma online, Cares green, per sensibilizzare i brand a scegliere materiali ecosostenibili e per educare le generazioni future. Finalmente per la stilista si è realizzato un sogno:
Questa nuova piattaforma mi consentirà di realizzare un sogno che ho avuto per un lungo periodo di creazione di un vero open source e di dare potere alla prossima generazione di progettisti di portare valori di sostenibilità nella loro pratica
Stella McCartney ha lanciato recentemente una linea di occhiali da vista e da sole utilizzando solo il bio acetato, un materiale naturale, per ridurre al minimo l’uso di plastiche superflue, con Adidas invece lo scorso anno ha realizzato una linea di scarpe Stan Smith con pelle vegana per non utilizzare pellame. L'iniziativa presa con Google è solo la punta dell'iceberg, la stilista inglese è da sempre attenta a tematiche sensibili come lo sfruttamento degli animali, l'inquinamento dell'ambiente, e le sue scelte alternative la confermano la regina della moda ecosostenibile.