Gonne e tacchi non sono solo per donne: Mark combatte gli stereotipi indossando abiti femminili

Il mondo della moda sta cambiando e sono sempre di più le Maison che propongono delle collezioni genderless, così da dire addio a ogni tipo di distinzione di genere. Di recente, ad esempio, ha fatto molto discutere la proposta di Gucci, che in una delle sue campagne pubblicitarie ha fatto posare un uomo in minidress a quadretti in bianco e arancione. La cosa che in pochi sanno è che anche le persone "comuni" provano ogni giorno a combattere gli stereotipi legati alle differenze tra i due sessi. L'ultimo a essere diventato il simbolo di questa battaglia si chiama Mark Bryan, un uomo inglese che vive in Germania, il cui obiettivo è abbattere la sessualizzazione dei vestiti.
In ufficio indossa solo look da "donna in carriera"
Mark è sposato, è padre di tre figli e ha deciso di non seguire le convenzioni in fatto di stile. Stanco di vedere le persone classificate come uomo, donna, ricco, povero, in base agli abiti che indossano, ha pensato bene di ribellarsi indossando gonne e tacchi a spillo. È convinto del fatto che ognuno di noi dovrebbe sentirsi libero di vestirsi come meglio crede senza avere paura di possibili etichette. È proprio per questo che ha stravolto i luoghi comuni nella sua quotidianità, non avendo paura di presentarsi in ufficio con dei look convenzionalmente considerati da "donna in carriera".
La lotta alle convenzioni di Mark Bryan
“Sono un uomo etero a cui piacciono le Porsche e le belle donne. Mi vesto così perché posso. Solo per essere differente. Ho sempre ammirato le donne che indossavano gonne strette e tacchi. Non sessualmente, ma per il potere che rappresentano", ha spiegato Mark. La sua speranza? Liberalizzare i capi d'abbigliamento, facendo capire a tutti che non esiste alcuna differenza tra uomo e donna, neppure quando si parla di scelte fashion.