Golden Globe 2021, lo storico sorpasso delle registe donne nelle nomination: sono più degli uomini
Per la prima volta nella storia le donne registe nominate ai Golden Globe hanno superato i colleghi uomini: Regina King, Chloe Zhao ed Emerald Fennell sono in lizza per il premio assegnato ogni anno dalla Hollywood Foreign Press Association. Nei 77 anni di storia dei Golden Globe solo cinque altre donne erano state nominate in questa categoria. Di queste, solo una ha portato a casa la prestigiosa statuetta: Barbra Streisand per "Yentl" nel 1984. L'ultima regista ad aver ricevuto la nomination era stata Ava DuVernay per "Selma", nel 2014, sette anni fa. Un dato che riflette un divario di genere evidente: le donne che si sono sedute sulla sedia più importante del set sono storicamente in minoranza e quelle che sono riuscite ad avere una nomination di questo calibro sono veramente una rarità.
Chi sono le registe nominate ai Golden Globe
Quest'anno per la prima volta nella rosa delle nomination alla miglior regia ci sono solo due uomini: David Fincher con "Mank" e Aaron Sorkin con "Il processo ai Chicago 7". Dovranno battere la concorrenza di tre donne molto diverse tra loro: la prima, Emerald Fennell, è nota al grande pubblico per aver interpretato Camilla Parker Bowles in "The Crown". Londinese, 35 anni, è stata nominata per il suo primo film dietro alla macchina presa, il thriller "Promising young woman". Il pubblico la conosce come attrice, ma è anche un'affermata sceneggiatrice: ha scritto parte della seconda stagione della serie "Killing Eve". Attrice e regista anche Regina King, 50 anni, già premiata con l'Oscar per il film "Se la Strada potesse parlare". La nomination ai Golden Globe è arrivata per il film "Una notte a Miami", che racconta la conversione di Cassius Clay. La terza regista è Chloe Zhao, che ai Golden Globe ha fatto due volte la storia: è la prima regista sino-americana a essere nominata in questa categoria. Zhao, 38 anni, è nata a Pechino e il suo film "Nomadland" arriverà ai Golden Globe dopo aver già conquistato il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia.
Il gender gap delle donne registe
Il sorpasso storico dimostra che nel mondo dello spettacolo le donne sono ancora ben lontane dai ruoli di potere: molte attrici, poche registe e sceneggiatrici. La situazione è stata fotografata lo scorso anno dal rapporto "Celluloid Ceiling", condotto dalla San Diego State University: analizzando i 100 film campioni di incassi del 2019 si è notato che le donne costituivano il 20% di tutti i registi, scrittori, produttori, produttori esecutivi e direttori. Un dato in leggero aumento rispetto al passato, ma sempre molto lontano dalla parità. In Italia non va meglio: secondo i dati di "Women in film" (basati sul database Filmitalia – Istituto Luce Cinecittà) nel decennio 2008-2018 solo il 15% dei film è stato realizzato da registe donne. Di questi, quelli selezionati ai festival sono il 16%. Una netta minoranza.
Golden Globe 2021, un'edizione nel segno dalle figure femminili
Se nella sezione dedicata ai film le donne hanno infranto un record storico, anche nella sezione dedicata alle serie tv le donne sono state protagoniste. Tra le serie nominate infatti c'è la "Regina Degli Scacchi", serie evento di Netflix su un'immaginaria campionessa di scacchi degli anni Sessanta e "Unorthodox", incentrata sulla fuga di una ragazza ebrea da una comunità ultraconservatrice e da un matrimonio infelice. Nella categoria drama è la serie Netflix "The Crown" a guidare la corsa con sei nomination. La quarta stagione della serie sulla famiglia reale vede protagoniste quattro donne: la regina Elisabetta (Olivia Coleman) Margaret Thatcher (Gillian Anderson) lady Diana (Emma Corrin) e la principessa Margaret (Helena Bonham Carter). Tutte hanno guadagnato una nomination. Anche l'Italia ha conquistato una nomination grazie a un volto femminile (e che volto): "La vita davanti a sé" di Edoardo Ponti è stato nominato tra i migliori titoli in lingua straniera, grazie anche alla strepitosa attrice protagonista, Sophia Loren. L'attrice simbolo del cinema italiano a 86 anni non smette di stupire e di farci sognare.