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Gli alunni con mamme lavoratrici sono più bravi a scuola: ecco perché

Avete sempre creduto che diventare casalinga fosse la scelta ideale per aiutare i propri figli con lo studio? Vi sbagliavate. La verità è che i bambini raggiungono risultati migliori quando la loro mamma è una lavoratrice.
A cura di Valeria Paglionico
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Essere una mamma lavoratrice non è semplice, visto che bisogna dividersi tra impegni professionali e familiari, finendo per far salire lo stress alle stelle. Per tutte quelle che impazziscono tra le loro mille attività arrivano però delle buone notizie: i bambini che hanno una madre realizzata dal punto di vista professionale sono anche quelli che raggiungono risultati migliori nello studio.

I figli delle mamme lavoratrici sono più bravi a scuola

Secondo quanto emerge dai dai test Invalsi 2015/2016, che analizzano ogni anno le competenze in lettura e matematica dei giovani studenti, a influenzare il loro rendimento scolastico sarebbe anche la situazione lavorativa dei genitori. In particolare, sono stati tenuti sotto controllo i punteggi medi di alcuni ragazzini che frequentano la terza media e i risultati sono stati chiari: quelli con una mamma casalinga raggiungevano risultati più bassi del 10% rispetto a quelli con una madre lavoratrice. La cosa è decisamente insolita, visto che siamo sempre stati portati a pensare che avere uno dei genitori a casa 24 ore su 24 potesse essere di grande aiuto per lo studio ma, a quanto pare, la realtà è ben diversa.

Quando i genitori lavorano, i bimbi si sentono più stimolati

Il motivo per cui accade una cosa simile sarebbe molto semplice: le lavoratrici sono più soddisfatte delle casalinghe e, nel momento in cui tornano a casa al termine di una giornata impegnativa, hanno voglia di passare del tempo con il proprio figlio, stimolando le sue interazioni con il mondo degli adulti, considerate alla base di solide competenze linguistiche. "I figli delle mamme lavoratrici sono più autonomi nello studio, sono più abituati a districarsi nelle situazioni della vita quotidiana attraverso il problem-solving e imparano meglio dagli errori", ha spiegato Viviana Ranucci, preside dell'Istituto comprensivo Matteo Ricci di Roma. Insomma, a quanto pare rimanere a casa per prendersi cura dei figli non è la scelta ideale quando si vuole che raggiungano risultati ottimali a scuola: i piccoli si sentono molto più stimolati quando la loro mamma è una lavoratrice.

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