Giorni fertili: come calcolare l’ovulazione
Volete rimanere incinte ma non sapete quali sono i vostri giorni più fertili? E' possibile ricorrere a dei semplici rimedi per capirlo facilmente. Innanzitutto, è necessario conoscere le diverse fasi del ciclo mestruale e ascoltare il proprio corpo. In alcuni casi, si potrà ricorrere anche ad alcuni test, che rivelano qual è periodo ideale per essere fecondate. Tutte quelle che si chiedono come bisogna fare per capire quando è cominciata l'ovulazione possono procedere con il calcolo dei giorni fertili. Questo rimedio può essere utilizzato anche come una forma di contraccettivo, anche se, naturalmente, non basta per evitare delle possibili gravidanze indesiderate.
Qual è il periodo fertile di una donna?
Il periodo fertile di una donna, quello in cui ha maggiori possibilità di rimanere incinta, coincide con l’ovulazione. Si tratta di un processo che consente alla cellula uovo matura, l'ovocita, di essere espulsa dall'ovaio ed essere catturata dalle tube di Falloppio, dove potrà essere fecondata. Per capire quando si verifica l'ovulazione, è importante conoscere le diverse fasi del ciclo mestruale. Quest'ultimo ha una durata variabile, in media si aggira tra i 28 e i 30 giorni ma può arrivare anche ai 35 giorni. La prima fase è quella follicolare, dura circa 14 giorni ed è quella in cui 15-20 follicoli arrivano alla maturazione, anche se solo uno di loro, quello dominante, diventa ovocita. Una volta arrivato a questo punto, il corpo produce l'ormone LH, capace di far maturare la cellula uovo, indebolendo la parete del follicolo e liberando l'ovocita che può essere fecondato per 24 ore. Nel caso in cui non avviene la fecondazione, si disintegra e si dissolve nell’utero. A questo punto, comincia la fase luteinica o luteale, durante la quale la cellula uovo si trasforma in corpo luteo che, in 14 giorni esatti, si riassorbe, determinando lo sfaldamento dell’endometrio e la comparsa della mestruazione
Come si calcola l'ovulazione?
Per calcolare i giorni fertili, è importante dunque conoscere bene le fasi del ciclo mestruale. Anche se si hanno delle irregolarità, la fase luteale dura sempre 14 o 15 giorni, quindi, per capire il giorno preciso in cui avviene l'ovulazione, bisogna sottrarre questi 14 giorni alla durata totale del ciclo medio. Per esempio, se il ciclo dura 24 giorni, l'ovulazione si verificherà al decimo giorno. Naturalmente, per avere maggiori probabilità di fecondazione, bisogna comprendere anche i giorni precedenti e successivi alla data ipotizzata poiché gli spermatozoi riescono a vivere fino a 4 giorni. Quando le mestruazioni non sono regolari, il calcolo dei giorni fertili diventa più difficile. In casi come questi, si può ricorrere ad altri rimedi, come la misurazione della temperatura basale o della tensione mammaria.
I sintomi per riconoscere l'ovulazione
E' possibile riconoscere l'ovulazione anche facendo caso ad alcuni sintomi manifestati dal proprio corpo. Durante questo periodo del ciclo mestruale, la temperatura corporea aumenta, il muco cervicale diventa più chiaro e abbondante e compaiono dei dolori al basso ventre, precisamente all'altezza dell'ovaia che sta liberando l'ovulo.
I consigli dei ginecologi
Secondo i ginecologi, le donne che vogliono avere un bambino farebbero bene a non puntare sul "fai da te" per il calcolo del periodo più fertile. E' possibile ricorrere a dei test di ovulazione che, nel 90% dei casi, sono affidabili. Si tratta di strisce che misurano la quantità di ormone LH presente nell'urina. Si può ricorrere, inoltre, a una serie di ecografie in diversi giorni del ciclo per calcolare con precisione il giorno dell’ovulazione. L’esame si può eseguire per via transaddominale a vescica piena, ma per essere più sicuri bisogna ricorrere all’ecografia transvaginale, che aiuta ad avere una migliore visualizzazione delle ovaie e delle dimensioni dei follicoli.
Quali disturbi possono esserci?
Per alcune donne, l'ovulazione si presenta con dei forti dolori addominali che provocano disagio e che possono continuare anche per uno o due giorni. A volte, possono manifestarsi anche delle lievi perdite di sangue che, però, non richiedono un intervento medico. Nel caso in cui il dolore sia davvero molto intenso e fastidioso, però, potrebbe essere un sintomo di altri disturbi come ad esempio l'endometriosi. Può capitare, inoltre, che una donna non abbia giorni feritili e la cosa la obbliga a ricorrere a una procedura medica chiamata induzione dell'ovulazione multipla.