Gelide e interessate solo al potere: chi lo dice? Ursula von der Leyen mostra il lato umano di una leader
Per una donna oggi, soprattutto in alcuni settori, sembra ancora impossibile poter portare serenamente avanti sia le ambizioni professionali che quelle personali. Da un lato c'è la figura della lavoratrice in carriera dall'altro quello della moglie e mamma: binari inconciliabili? Non dovrebbe, eppure per molte la scelta è inevitabile. A volte manca il sostegno adeguato per realizzarsi su entrambi i fronti, che richiedono certamente un certo dispendio di energie, tempo e risorse. Molte donne rinunciano alla maternità, spaventate dal quadro incerto e precario che caratterizza oggi il mondo del lavoro. Viceversa, chi riesce a raggiungere alcune posizioni teme che la maternità possa in qualche modo annullare i precedenti sacrifici e impedire un'ulteriore crescita. Il fatto che si sia creato questo sdoppiamento della figura femminile, necessariamente o mamma o in carriera, ha consolidato anche degli stereotipi su questi due modelli. In particolare, colei che per scelta o per scelta altrui ha puntato sulla carriera raggiungendo ruoli al vertice è una persona anaffettiva, fredda, gelida, incapace di qualunque relazione umana, egoista, dedita unicamente ai propri interessi. Ursula von der Leyen forse farà ricredere qualcuno, con la foto condivisa sui suoi social.
Ursula von der Leyen in versione nonna
Ursula von der Leyen è sempre stata molto attenta alle questioni di genere, sin da quando la Cancelliera Angela Merkel la scelse nel 2005 come Ministro della Famiglia. In quel caso la sua politica era fondata proprio sul sostegno pratico alle donne per consentire una gestione ottimale della vita lavorativa e familiare, così da poter conciliare il ruolo di madri e di donne in carriera. Lei la sua carriera politica l'ha portata avanti ottenendo enormi risultati: nel 2013 è stata la prima donna della Germania a ottenere l'incarico di Ministra della difesa. Oggi è Presidente della Commissione europea, ma è anche una donna con una famiglia: sposata, madre di sette figli e da poco diventata nonna. Si tende sempre a guardare alle donne in carriera, soprattutto quelle di grande potere e che magari fanno lavori tradizionalmente associati al mondo maschile, con sospetto: come se fossero automi, robot. Ma non è così. Scorrendo il profilo Instagram della presidente si possono trovare foto che la immortalano in tv, intervistata da giornalisti, intenta a discutere con altri politici o impegnata a parlare davanti al microfono. E poi, tra tutte queste foto, spicca una delle ultime condivise sul social network. La presidente si è mostrata per la prima volta in versione nonna. "Che momento magico, la mia prima nipotina" ha scritto, con tanto di hashtag #nonnaorgogliosa.
Il discorso di nonna Ursula
Ursula von der Leyen ha parlato della sua esperienza di nonna nel corso di una conferenza sul futuro dell’Europa. Ha detto: "La prima carezza alla mia nipotina è stato uno di quei momenti che rimettono tutto in prospettiva e ti ricordano che cosa è veramente importante nella vita". Soprattutto quando si accoglie una nuova vita in famiglia e si stringe tra le braccia qualcuno che ha un futuro davanti ancora tutto da costruire e inventare, le domande sorgono spontanee. Chi sarà? Chi diventerà? Che mondo troverà quando sarà grande? Sono domande che si è posta anche la von der Leyen, da nonna e da persona impegnata a lavorare per l'Europa. "Tenendola in braccio ho fatto quello che fanno tutti i neo genitori e neo nonni. Ho pensato a tutte le possibilità che si apriranno alla mia nipotina". E la speranza è che lei, così come qualunque altra donna, possa realizzarsi in ciò che crede, portare avanti i propri interessi senza che qualcuno le dica che non può, che non è abbastanza, che sono cose da uomini. Una donna, anche se potente, è prima di tutto una donna. E anche se affrontare certi settori richiede un bel po' di freddezza e sangue freddo viste le difficoltà, la concorrenza e i pregiudizi, le debolezze e le fragilità ma soprattutto i sentimenti, sono umani. E fanno parte anche del cuore delle leader.