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Gap chiuderà tutti i negozi nel Regno Unito e in Irlanda: cosa succederà in Italia

Il colosso della moda low cost Gap è nato nel 1969, a San Francisco, e per anni è stato il simbolo della moda americana, rilassata e accessibile. Da anni però le cose sono cambiate e la pandemia ha dato il colpo di grazia alle vendite. Ora l’azienda ha confermato le voci di chiusura: continuerà a esistere, ma solo online.
A cura di Beatrice Manca
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Le voci si susseguivano da tempo, ma ora è ufficiale: il colosso dello shopping low cost Gap ha confermato che chiuderà tutti i suoi 81 negozi tra Regno Unito e Irlanda, e continuerà a esistere solamente nella versione e-commerce. La Bbc riporta che la catena sta cercando una simile soluzione anche per la Francia e per l'Italia, ma per ora senza date né indicazioni ufficiali. Per i negozi oltremanica, invece, si procederà a tappe: alla fine di settembre 2021 i clienti potranno fare shopping solo online.

Gap chiuderà i negozi in Italia?

L'azienda ha confermato che in Inghilterra e Irlanda ha organizzato una chiusura "per fasi": prima, a luglio, i 19 negozi le cui licenze stanno per scadere. Poi, tra agosto e settembre, il resto. La decisione, spiega un portavoce di Gap alla Bbc, fa parte di una revisione della strategia di marketing in Europa: non è chiaro quanti lavoratori saranno coinvolti e soprattutto resta ancora da capire cosa succederà per i punti vendita in Francia e in Italia. Per il momento non è stata annunciata alcuna chiusura nel nostro Paese, ma è solo questione di tempo: Gap ha parlato di una "fase di discussione" con un partner per la potenziale acquisizione di tutti i negozi italiani.

Il successo e il declino di Gap

Gap è nato oltre mezzo secolo fa, nel 1969, a San Francisco, da Donald e Doris Fisher: durante la Summer Of Love la coppia ebbe l'idea di aprire negozi di abbigliamento accessibile per i più giovani. Il nome Gap fa riferimento proprio al gap generazionale. Da allora, Gap si è imposto per il suo abbigliamento semplice e pratico: le t-shirt, le celebri felpe con il cappuccio, i jeans cinque tasche. Nel 1987 è arrivato in Europa, aprendo il primo store nel Regno Unito: per anni, girare con una felpa gap significa essere globe-trotter, cool e alla moda. Poi però il mercato è cambiato e Gap ha faticato a tenere il passo e ad attrarre nuovi clienti. Il colpo finale, come per molti altri brand, è arrivato con la pandemia e la chiusura prolungata dei punti vendita. Il boom delle vendite online ha spinto l'azienda a rivedere la propria strategia, risparmiando sui negozi fisici e puntando tutto sull'e-commerce. In qualche modo, per chi è cresciuto con Friends e con le serie tv americane, è la fine di un'era.

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