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Folletto: com’è cambiata, da aspirapolvere a oggetto di design

L’aspirapolvere Folletto è una vera icona. Un oggetto che tutti conosciamo e che abbiamo usato almeno una volta nella vita. Ci sono però tante cose che non sappiamo e che potremo scoprire grazie a una mostra dedicata.
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Ci sono casi in cui un modello o una marca diventano sinonimi dell'oggetto stesso: Folletto è uno di questi. Anzi, forse si spinge ancora oltre, perché non solo riassume il concetto di aspirapolvere, ma addirittura di pulizie e quasi anche di vendita porta porta. Insomma, la Folletto è una vera icona, regina dei ripostigli di ogni casa e amica fedele di generazioni e generazioni di casalinghe (e casalinghi).

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La sua fama è ormai tale da essersi meritata persino un posto in prima linea in una mostra. Vorwerk Folletto è fra i protagonisti del progetto Metamorfosi in corso al Castello di Soncino (CR), fino al 26 giugno, dedicato alle aziende che hanno saputo segnare la storia reinventandosi col passare del tempo. L'esposizione, curata dagli storici Anty Pansera e Angelo Cortesi, ripercorre i cambiamenti della simbolica aspirapolvere, nella tecnica e nel design, che l'hanno vista sempre adatta e in linea con i decenni che ha attraversato.

Un modo per fare luce anche sul suo incredibile percorso, sconosciuto ai più. Basta pensare che la Vorkwer prima della crisi del 1929 produceva  tappeti, telai meccanici, motori a trasmissione e soprattutto grammofoni. Solo quando ormai questo business era giunto al tramonto, arrivò l'idea geniale: l’ingegnere Engelbert Gorissen pensò di inserire delle minuscole manovelle nel motore di un grammofono, creando così il cuore di un piccola scopa elettrica di grande maneggevolezza. E la neonata ricevette subito il battesimo, perché appena la sua segretaria la vide in azione esclamò "ma questo è un piccolo folletto!".

Da allora la sua ascesa è stata inarrestabile e, come ogni diva che si rispetti, ha saputo incarnare le mode e le tendenze di ogni decennio attraverso un design sempre nuovo: dalle forme basiche e spartane dei primi modelli degli anni 30, al primo esemplare in plastica degli anni 50, alle linee futuristiche degne da conquista dello spazio tra gli anni 60 e 70, fino a quelle contemporanee, leggere, maneggevoli e sempre più intelligenti. Se è vero che la storia si può leggere anche nelle piccole cose, l'aspirapolvere Folletto merita di certo il suo ruolo come testimone dei cambiamenti, nella storia del design e nelle nostre abitudini.

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