Finalmente 007 è un’agente donna: ci eravamo stancate di fare le Bond girl di contorno
Nominare James Bond significa richiamare alla memoria storiche interpretazioni di questo personaggio così iconico del cinema, che in realtà affonda le sue origini nel mondo letterario. Parlare della spia britannica più famosa di sempre conduce a discussioni infinite su chi sia l'attore che dagli anni Sessanta ad oggi gli abbia maggiormente reso giustizia. Sean Connery? Pierce Brosnan? Daniel Craig? Ognuno ha il suo James Bond del cuore. Ma che dire delle Bond girl? Sia nei romanzi che nei film c'è sempre una figura femminile che affianca il protagonista, o che fa da alleato al cattivo di turno, o che deve da 007 essere salvata. Anche in questo caso l'elenco delle attrici che hanno vestito questi panni per il grande schermo è lungo: Eva Green, Halle Berry, Monica Bellucci per fare solo tre nomi. Ma se fino a questo momento la figura della Bond girl è stata sempre prevalentemente secondaria se non addirittura del tutto ornamentale, siamo giunti finalmente al momento in cui sale alla ribalta come protagonista a tutti gli effetti, per vestire i panni dell'agente segreto per eccellenza. Lashana Lynch infatti sarà la prima 007 donna e nera nella storia del cinema: sostituirà temporaneamente Daniel Craig.
Dimenticatevi della Bond girl bella e basta
La bellezza: pensando a una Bond girl l'immaginario collettivo si concentra immediatamente su questa caratteristica, che è sempre stata tipica del personaggio, essendo James Bond un uomo particolarmente attratto dal fascino femminile. Ma i tempi cambiano e sempre più si sta cercando di portare la donna al di fuori di certi schemi che oggi come oggi appaiono del tutto restrittivi, vere e proprie gabbie sempre più difficili da contestualizzare. L'aiuto dei media così come dei social in questo senso è fondamentale per contribuire a un nuovo tipo di narrazione, maggiormente inclusiva e meno stereotipata. E quindi perché non portare sul grande schermo un'agente 007 donna? Il fatto che il personaggio sia tradizionalmente un uomo appare motivazione blanda. Anzi, non mancano altri esempi di cross-gender al cinema: il remake di Ghostbusters con una squadra di acchiappa fantasmi donne, lo spin-off al femminile Ocean's 8. E poi ci sono le super eroine, da Wonder Woman a Batgirl alla Donna Invisibile.
La nuova Bond girl è quella che dà gli ordini
In No Time To Die di Cary Fukunaga, 25esimo film della serie dedicata a James Bond, troveremo per la prima volta una protagonista donna. Si tratta della 32enne di origini giamaicane Lashana Lynch. L'attrice nera sarà un'agente della Cia a tutti gli effetti, avrà lo stesso ruolo del James Bond interpretato da Daniel Craig, di cui prenderà momentaneamente il posto. Nel precedente capitolo della saga infatti lo avevamo visto ritirarsi in Giamaica a vita privata. Ed è qui che entra in gioco Nomi, questo il nome del personaggio interpretato da Lashana Lynch. Non sarà un'ammiratrice del bel James Bond dunque, né una sua amante né una sua rivale. Non sarà un personaggio secondario, di contorno. Siamo andati ben oltre la bella donna da esibire come trofeo, che aspetta l'eroe che le risolva i problemi: le donne i problemi sono perfettamente in grado di risolverseli da soli. E risolvono pure gli intrighi internazionali. Infatti Nomi sostituirà letteralmente l'agente segreto James Bond in sua assenza, ne erediterà il ruolo e il titolo.
Bond girl ora esiste anche senza James Bond
Non sarà cosa facile da "sopportare", sicuramente in tanti storceranno il naso: i più rigidi cinefili già sono passati all'attacco, sottolineando quanto questa scelta vada a snaturare il personaggio originale. Ma qui non si tratta di mettere la gonna a Sean Connery: lui e chi ha raccolto il suo testimone in seguito hanno dato la loro interpretazione personale di James Bond, più o meno apprezzata. Ma Nomi non è James Bond. Nomi incarna quei valori e quei messaggi che nella società contemporanea non si possono più ignorare e che è bene portare anche sul grande schermo. È una Bond girl nuova e moderna che si è stufata di stare in seconda fila, che si è stancata di avere un ruolo subalterno e di esistere solo se c'è un James Bond figo nei paraggi.