Essere donna è dispendioso: i prodotti femminili costano il 15% in più di quelli da uomo
Avete mai pensato che comprare beni di prima necessità fosse più dispendioso per il sesso femminile? Uno studio condotto dal Dipartimento degli affari del consumatore ha rivelato che esiste una notevole differenza di prezzo tra i prodotti riservati agli uomini e quelli dedicati alle donne. Sono stati esaminati quasi 800 prodotti di 90 marche diverse, alcune attive a libello mondiale, altre vendute anche online ed altre ancora disponibili solo a New York ed i risultati sono stati chiari.
Le donne pagano il 7% in più del sesso maschile a parità di spese e, come se non bastasse, i loro stipendi sono anche molto più bassi. In particolare, i prodotti che lievitano di prezzo quando vengono prodotti per il sesso femminile sono quelli per la cura della bellezza, come rasoi, shampoo, creme ed abiti, che arrivano a costare il 15% in più rispetto al corrispettivo maschile. Addirittura, anche i giocattoli dedicati alle bambine spesso hanno un prezzo raddoppiato rispetto alla versione unisex. Il Dca ha dunque cercato di capire se ci fossero delle differenze nel processo di fabbricazione o negli ingredienti usati, ma nella maggior parte dei casi la risposta è stata negativa.
Il prezzo viene stabilito per compensare i costi di ricerca e sviluppo e le consumatrici femmine assorbirebbero una fetta maggiore di questi costi rispetto agli uomini. In pratica, le donne sono disposte a spendere di più per un rasoio o per un vestito elegante e le aziende pensano bene di marciarci su, aumentando i prezzi dei prodotti. E’ evidente dunque che si tratta di un onere particolarmente pesante, soprattutto se deve essere sostenuto a partire dai primi anni della propria infanzia.