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Esaurimento emotivo: cos’è, quali sono i sintomi e come uscirne

L’esaurimento emotivo è uno stato psicosomatico che subentra quando la persona sente di non avere abbastanza capacità per affrontare il quotidiano. Parliamo di un farsi carico di responsabilità, conflitti, eccessive pretese personali o lavorative che possono portare a un crollo mentale e fisico. Scopriamo allora come riconoscere la stanchezza emotiva, i sintomi e quali sono le strategie da adottare per superarla.
A cura di Redazione Donna
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L'esaurimento emotivo è uno stato psicosomatico che subentra quando la persona sente di non avere abbastanza capacità per affrontare il quotidiano. Parliamo di farsi carico di responsabilità, conflitti, eccessive pretese personali o lavorative: situazioni che, se prolungate nel tempo, conducono a un crollo mentale e fisico. Si tratta di una situazione che porta ad uno stato di inerzia dal quale può essere difficile uscire: la persona si sente infatti inibita e incapace di procedere. Scopriamo allora come riconoscere la stanchezza emotiva, i sintomi e quali sono le strategie da adottare per superarla.

Quando si presenta l'esaurimento emotivo

L'esaurimento emotivo si presenta quando nella nostra vita sussistono dei problemi irrisolti, o quando si verificano dei cambiamenti importanti: che si tratti di lavoro, vita di coppia o altro. In generale ciò accade negli ambiti dove vi è una grande esigenza, che sembra richiedere troppi sacrifici. Facciamo quindi uno sforzo enorme, in quanto chiediamo a noi stessi più di ciò che possiamo dare, oppure perché non ci concediamo un tempo di recupero o di riposo tra una situazione e l'altra. Avere quindi diversi problemi, che si presentano in maniera consecutiva, ci esaurisce emotivamente. Con il sopraggiungere dell'esaurimento emotivo, la persona sente di non avere abbastanza forze per affrontare la vita di tutti i giorni: anche un piccolo compito può diventare un macigno. Inoltre si smette di ricordare i propri successi e di avere fiducia nelle proprie capacità: cresce quindi la sensazione di sentirsi incapaci.

Come capire se ne soffrite e quali sono i sintomi

Per comprendere se soffrite di esaurimento emotivo, dovete innanzitutto riflettere su problematiche che avete affrontato negli ultimi mesi: il tempo da analizzare deve essere ampio, dai 3 ai 5 mesi, almeno. Ciò perché la stanchezza emotiva richiede un accumulo di stress e potrebbe venir fuori anche quando le problematiche sono state superate. Una volta fatto questo bisogna poi rilevare la presenza di determinati sintomi come nervosismo o sensazione di disagio che si prolunga per quasi tutta la giornata, e che può portare anche ad una elevata sensibilità a qualsiasi gesto di disapprovazione; somatizzazioni come mal di stomaco, di testa o di schiena, per più di due volte a settimana; stanchezza fisica, che può presentarsi anche al risveglio. Potrebbero poi verificarsi disturbi del sonno, con difficoltà a mantenerlo o conciliarlo; problemi di concentrazione con sensazione di perdita di memoria, ma anche distaccamento affettivo, con le emozioni che diventano sempre più piatte. Questi sintomi devono essere un campanello d'allarme che deve portarci a cambiare rotta. Ecco come.

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Come combattere l'esaurimento emotivo

In questi casi è importante intervenire in tempo, per evitare che l'esaurimento emotivo sfoci in distubi depressivi più gravi o disturbi d'ansia, problemi gastrointestinali o ulcere. La prima cosa da fare è riposarsi, trovare quindi il tempo per stare tranquilli e prendersi qualche giorno da dedicare al riposo, ma anche per vedere amici e parenti e trascorrere momenti spensierati insieme. Bisogna poi stabilire i propri limiti e le proprie responsabilità, riorganizzare quindi la struttura organizzativa della propria vita: concedetevi anche di sbagliare, in quanto gli errori vi offrono l'opportunità di imparare. In questo modo le sfide non saranno mai investimenti a vuoto. Inoltre è importante stabilire delle priorità: in questo caso è fondamentale stilare una vera e propria lista. Evitate quindi di fare troppe cose insieme, perché anche ciò porterà a questo malessere. È importante quindi non pretendere che la vostra mente e il vostro corpo rendano sempre al massimo, svolgendo diversi compiti allo stesso tempo. Fate quindi una cosa alla volta e ordinate i compiti in sospeso dando delle priorità, senza basarvi però solo su ciò che gli altri si aspettano da voi. Un esercizio molto utili potrebbe essere quello di esprimere le proprie emozioni attraverso un diario emotivo: un modo per esprimervi e per alleggerirvi dei pensieri che vi sovrastano. Ricordate infatti che, non esprimere le emozioni negative, come rabbia o tristezza, può farle accrescere, con la sensazione di sentirsi sempre più incompresi e provati.

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