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“È finito il tempo del silenzio”: 300 donne dello spettacolo contro le molestie sul lavoro

Si chiama “Time’s up” ed è il progetto sostenuto da 300 donne del mondo dello spettacolo che intendono ribellarsi a ogni forma di molestia sessuale. Cate Blanchett, Brie Larson, Reese Witherspoon, Natalie Portman, Meryl Streep, sono solo alcune di coloro che vogliono fare qualcosa di materiale per sostenere le vittime di violenza.
A cura di Valeria Paglionico
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Dopo lo scalpore creato dal caso del produttore Harvey Weinstein, sono state moltissime le dive e le donne del mondo dello spettacolo che hanno trovato il coraggio di denunciare le molestie ricevute sul lavoro, soprattutto nei primi anni della loro carriera, dimostrando che si tratta di un fenomeno molto più diffuso di quanto si possa immaginare. E' proprio per combattere ogni forma di abuso e di violenza che sceneggiatrici, attrici e personalità del mondo del cinema hanno lanciato un progetto chiamato "Time's up", il cui obiettivo è sostenere le vittime di molestie.

Il progetto "Time's up" contro le molestie sessuali

"Time's up" è il progetto sostenuto da 300 donne del mondo dello spettacolo per combattere ogni forma di violenza. E' stato lanciato con una lettera pubblicata sul New York Times e sul quotidiano di lingua spagnola La Opinion, il suo slogan è "è finito il tempo del silenzio, è finito il tempo dell'attesa, è finito il tempo di tollerare abusi, discriminazioni e molestie" e intende raccontare le esperienze delle vittime, costrette a tacere per non essere rovinate, e le sofferenze che numerosissime donne subiscono ogni giorno sul luogo di lavoro. A sostenere l'idea ci sono grandi nomi come Cate Blanchett, Ashley Judd, Brie Larson, Reese Witherspoon, Natalie Portman, Meryl Streep, la présidente di Universal Pictures Donna Langley, la scrittrice femminista Gloria Steinem, l'avvocato ed ex capo dello staff di Michelle Obama Tina Tchen e la co-presidente della Fondazione Nike Maria Eitel. Grazie all'istituzione di un fondo, fino ad ora si sono raccolti più di 15 milioni di dollari, denaro che verrà utilizzato per pagare un sostegno legale a tutti coloro che subiscono molestie ma che non possono permettersi delle spese tanto elevate come ad esempio i lavoratori domestici o agricoli. Così facendo, le 300 donne di Hollywood vogliono sfruttare la loro popolarità per aiutare le persone meno fortunate di loro a far sentire la proprio voce.

Perché le star vestiranno di nero ai Golden Globes?

In occasione dei prossimi Golden Globes che si terranno a Beverly Hills il prossimo 7 gennaio, le star che hanno sostenuto l'iniziativa "Time's up" hanno chiesto alle dive di indossare il colore nero sul red carpet, così che l'evento mondano possa trasformarsi in un momento di solidarietà e non in una sfilata di moda. A sostenere particolarmente questa idea è Eva Longoria, anche lei tra i membri del progetto. A quanto pare alla attesissima cerimonia di premiazione non si vedranno i soliti vestiti brillanti e colorati, sul tappeto rosso ci sarà un trionfo del total black.

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