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Covid 19

È boom dei parrucchieri a domicilio: nel Regno Unito le regole del lockdown sono vaghe

Una delle cose più desiderate in tempi di quarantena? L’intervento del parrucchiere. Se in Italia i saloni di bellezza saranno chiusi fino all’1 giugno, in Gran Bretagna le regole sono vaghe e in moltissimi hanno cominciato a offrire i loro servizi a domicilio.
A cura di Valeria Paglionico
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L'emergenza Coronavirus ha costretto il mondo intero ad andare in lockdown, chiudendo per interi mesi le attività considerate non essenziali. Tra queste ci sono anche i parrucchieri che, almeno in Italia, non riapriranno prima dell'1 giugno. A quasi 2 mesi dall'inizio della quarantena, però, tra capelli lunghissimi e ricrescite evidenti, un po' tutti si sono ritrovati a sognare l'intervento dell'hairstylist o del barbiere di fiducia, così da tornare ad avere una chioma curata e presentabile. Se nel nostro paese l'unica soluzione possibile per arginare il problema è puntare sul "fai da te", nel Regno Unito le regole sembrano essere molto più elastiche. Nelle ultime settimane è stato registrato un vero e proprio boom dei parrucchieri a domicilio, anche se per il momento non è chiaro se con il servizio offerto si va incontro a denunce e multe salate.

I parrucchieri a domicilio si sponsorizzano con il passaparola

Chi non ricorda l'epoca del proibizionismo, quando, nonostante le restrizioni, erano molti quelli che riuscivano a vendere alcool in tutta segretezza? La stessa cosa sta succedendo in tempi di Covid-19 in Gran Bretagna, dove però ad essere così tanto desiderati non sono gli alcolici ma i parrucchieri. Negli ultimi tempi, complice un'apparente elasticità delle raccomandazioni governative, sono molti quelli che stanno offrendo i loro servizi a domicilio. Tra loro c'è Dee Greenwood, che ha spiegato tutto quello che fa quando entra nelle case dei clienti: indossa mascherina e guanti e, munito di forbici, spazzole e asciugacapelli disinfettati, fa tornare come nuove le loro chiome. Come si sponsorizzano tutti quelli che portano avanti un'attività tanto prolifica? Semplicemente con il passaparola, evitando di destare troppa attenzione, visto che non è chiaro se c'è la possibilità di andare incontro a multe e denunce. È chiaro, però, che si mette a serio rischio la propria salute e quella dei clienti: non sarebbero forse necessari dei chiarimenti sulla questione?

Le regole da seguire in Gran Bretagna durante il lockdown

Le norme imposte durante il lockdown in Gran Bretagna sono meno rigide rispetto ad altri paesi. Non esiste l'autocertificazione e i posti di blocco, dunque non ci sono limiti precisi sugli spostamenti. A tutti i cittadini è concesso di uscire almeno una volta al giorno per fare movimento, anche se non viene specificato quanto ci si può allontanare da casa e per quanto tempo. È stato privilegiato lo smartworking ma per coloro che devono continuare ad andare in ufficio non sono state emanate delle precise misure di sicurezza da seguire. Anche per quanto riguarda i parrucchieri, fatta eccezione per la chiusura dei negozi, non esistono imposizioni sulla possibile attività a domicilio. A questo punto, non resta che valutare i numeri: la linea dura italiana si rivelerà più o meno efficace di quella meno rigida inglese?

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