Dieta: cibo come droga, studio scopre causa dell’obesità
Dieta, dieta, dieta. Da quando è entrata la primavera e le giornate cominciano a schiarirsi con il sole abbiamo tutte voglia di scoprirci. Certo, tutte timorose per la carnagione ancora pallida dell’inverno, ma il calore da sentire sulla pelle è troppo una tentazione forte per non cedere. L’allarme chili di troppo ha cominciato a suonare, ma più pensiamo ad evitare cibi grassi e dolci e più nella mente si creano dipendenze a cui non riusciamo a resistere proprio verso queste pietanze. Nonostante l'attività fisica, l'ago della bilancia proprio non va giù.
Uno studio ha dimostrato il perché. I cibi sopra indicati fanno scattare nel cervello reazioni uguali a quelle che si hanno con alcune droghe. I ricercatori australiani hanno puntato sull’obesità e sulle sue cause. Il cibo come “conforto” è oramai un concetto visto come dogma. Purtroppo l’insoddisfazione personale porta ad abboffarci davanti al frigo, magari ingurgitando salato e dolce rendendo le nostre papille gustative totalmente anestetizzate.
Come spiega la neuro scienziata Margaret Morris dell’Università del Nuovo Galles del sud “‘E' accertato che avere a disposizione cibo desiderabile ci fa sentire meglio, e questo probabilmente e' parte del problema alla radice del fenomeno dell'obesità. L'ipotesi e' che qualcosa avvenga nei circuiti cerebrali che regolano l'alimentazione quando la persona subisce stress in tenera età, mentre se alla persona viene dato qualcosa di buono da mangiare, l'effetto e' gratificante. E in seguito la persona sceglie quel comportamento da' una sensazione di benessere”. Il cibo può diventare una dipendenza, un luogo dove vengono sfogate frustrazioni e delusioni. Lo stress, a maggior ragione, provoca un incessante bisogno di cibo portando le persone a mangiare troppo.
Roberta Santoro