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Dalle modelle nude alle donne intellettuali: l’evoluzione del Calendario Pirelli (FOTO)

Il Calendario Pirelli 2016 ha cambiato stile. Quest’anno ha detto addio alle modelle seminude ed ha immortalato personalità di successo come Patti Smith, Serena Williams e Yoko Ono. In questo modo, si intende celebrare la figura di donna nella sua interezza di madre, professionista, artista e lavoratrice.
A cura di Valeria Paglionico
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E’ nato nel 1964 ed ha sempre celebrato la bellezza, la sensualità e il fascino femminile, immortalando donne nude e in abiti succinti: il Calendario Pirelli è considerato un vero e proprio punto d’arrivo per le modelle che vogliono farsi notare per il proprio splendore. Oggi, però, giunto alla sua 52esima edizione, ha avuto una svolta artistica.

Affidato alla fotografa americana Annie Leibovitz, il calendario Pirelli 2016 ritrae donne di successo, quasi tutte vestite, che hanno raggiunto traguardi importanti nella vita professionale, culturale, sportiva e artistica, dalla tennista Serena Williams alla cantante Patti Smith, dalla scrittrice e critica letteraria Fran Lebowitz fino ad arrivare a Yoko Ono, la storica compagna di John Lennon. Per la prima volta, il Calendario Pirelli ha proposto una nuova immagine di donna. Alle modelle seminude di cui quasi nessuno ricorda il nome, scelte esclusivamente per il loro aspetto estetico e per le loro curve da urlo, sono state preferite delle personalità di successo, che permettono di celebrare la figura femminile nella sua interezza di madre, professionista, artista e lavoratrice impegnata.

L’obiettivo di questo calendario è proprio dire addio al concetto di "bamboline" usa e getta e valorizzare il ruolo delle donne all’interno della società odierna, dimostrando che grazie al loro carattere forte e deciso sono capaci di fare cose straordinarie. Le donne del Calendario Pirelli 2016 vengono da ogni parte del mondo, hanno storie e ceti sociali differenti, ma tutte dimostrano che si può arrivare all’apice della carriera non solo con  la bellezza, ma anche con l’umiltà, con la passione e con la determinazione. Non si tratta più, dunque, di immagini che andranno a decorare le pareti delle stanze dei maschietti, ma piuttosto di una lettura e di un’interpretazione del costume contemporaneo. Come i suoi predecessori, il Calendario Pirelli del 2016 continua comunque a rimanere un oggetto cult, capace di fare tendenza, anche se sarà destinato ad un pubblico di nicchia.

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