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Daikon: proprietà benefiche e utilizzi del ravanello giapponese

Il daikon, conosciuto anche come ravanello giapponese o cinese, è una radice di origine asiatica molto utilizzata in Giappone. Un ortaggio che viene prodotto da anni anche in Italia e che ha proprietà bruciagrassi, disintossicanti e diuretiche, oltre ad essere molto utile per contrastare nausea e vomito. Ma scopriamo di più su proprietà e utilizzi.
A cura di Redazione Donna
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Il daikon (Raphanus sativus), conosciuto anche come ravanello giapponese o cinese, è una radice bianca di origine asiatica molto utilizzata in Giappone. Un ortaggio che viene prodotto da anni anche in Italia e che ha proprietà bruciagrassi, disintossicanti e diuretiche, oltre ad essere molto utile per contrastare nausea e vomito. Ha la forma di una carota o di un ravanello, ma è più grande, e il suo sapore è deciso e pungente. Per sfruttare le sue proprietà benefiche possiamo consumare il daikon fresco, secco o sotto forma di germogli, all'interno di insalate, zuppe, minestre, e non solo. Ma scopriamo di più sulle proprietà del daikon, come utilizzarlo e se ci sono controindicazioni.

Proprietà e benefici del daikon

Il daikon è ricco sali minerali, come ferro, potassio, magnesio e fosforo, oltre al betacarote che fa bene alla salute di occhi e pelle, e di vitamine, soprattutto vitamina C e vitamine del gruppo B. Contiene inoltre fibre, che favoriscono il corretto funzionamento dell'intestino, aiutando l'eliminazione delle tossine, e fornisce pochissime calorie: circa 18 per 100 gr di prodotto. Al daikon sono riconosciute proprietà bruciagrassi, dovute alla sua capacità di metabolizzare i grassi: per questo ne viene consigliato il consumo grattugiato alla fine di pasti grassi o a base di frittura. Il ravanello giapponese aiuta anche a combattere la ritenzione idrica, e quindi la cellulite, in quanto svolge un'azione disintossicante, diuretica e drenante, depurando anche il fegato. Questa preziosa radice è consigliata anche in caso di inappetenza, di meteorismo e di digestione lenta: mangiato prima dei pasti principali favorisce infatti la digestione. Inoltre agisce anche contro nausea e vomito e viene utilizzato per il benessere delle vie respiratorie: è infatti un ottimo mucolitico, utile per contrastare tosse e raffreddore.

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Come utilizzare il daikon fresco o secco

Il daikon può essere utilizzato in cucina sia fresco che secco. Il daikon fresco si trova facilmente nei negozi bio e nei grandi supermercati, e risulta essere efficace sul grasso visibile. Il suo sapore è leggermente piccante, simile a quello del ravanello, ma la sommità è dolce e può essere grattugiata o ridotta in scaglie, e essere gustata all'interno di insalate. La parte centrale, più piccante, può essere tagliata a fette e cotta al vapore o al forno, condita con olio extravergine d'oliva ed erbe aromatiche. Una volta pronto, il daikon può essere servito come contorno per piatti di pesce. Inoltre può essere utilizzato all'interno di zuppe e minestre. La radice fresca può essere conservata in luogo fresco e asciutto fino a due settimane. Il daikon secco, invece, si può acquistare in erboristeria e agisce sui grassi profondi, soprattutto quelli che si depositano su fegato e cuore, rendendoli così più efficienti. La radice essiccata di daikon viene messa a bagno in acqua tiepida, prima di essere utilizzata. In commercio è possibile trovare anche il daikon in germogli, utilizzato soprattutto per la preparazione di insalate, oppure quello tagliato a julienne e fermentato con un acidulato di umeboshi, un condimento che si utilizza molto in giappone a base di prugne salate. Il daikon fermentato è meno piccante di quello fresco, ed è molto utile per favorire la digestione.

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Controindicazioni

Le controindicazioni del daikon si possono manifestare a causa di un uso eccessivo e prolungato di questo ortaggio. In questi casi potrebbe infatti causare infiammazioni delle vie urinarie, in quanto ha la capacità di irritare le mucose interne. Il ravanello giapponese è inoltre sconsigliato in caso di ulcera o gastrite, in quanto favorisce la secrezione gastrica e potrebbe peggiorare la situazione. Da evitare anche in caso di calcoli biliari, o chiedere comunque consiglio al proprio medico.

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