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Da Gucci a Prada, case di moda in prima fila per la campagna vaccini

Il teatro di Armani a Milano diventerà un hub per le vaccinazioni anti Covid-19. Ma non è la sola Maison ad essersi resa disponibile per questa nobile causa. Anche altre importanti realtà del settore sono in prima fila e attendono di sapere quando e come poter aprire le porte dei loro spazi alla campagna vaccinale.
A cura di Giusy Dente
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L’emergenza Coronavirus ha messo l'Italia a dura prova e tutti sono stati chiamati a fare un notevole sforzo, per far fronte alla pandemia. Lo hanno fatto nel loro piccolo tutti i cittadini, che hanno visto la loro quotidianità stravolta, impossibilitati a viaggiare, lavorare, andare a scuola, frequentare gli amici e i luoghi di aggregazione. La moda sin dal primo momento capendo l'eccezionalità della situazione ha dato una mano come possibile. Il settore è stato duramente colpito e sicuramente ancora patisce gli effetti della pandemia, tra negozi chiusi ed eventi annullati, ma il contributo delle Maison non è mai venuto meno. Dopo le donazioni economiche, adesso arriva da parte loro la disponibilità a usare le sedi aziendali per la campagna vaccinale.

Le Maison aprono le porte alle vaccinazioni

Diversi fashion brand italiani si stanno rendendo disponibili a utilizzare i propri spazi aziendali per la campagna di vaccinazioni. Armani, ad esempio, metterà a disposizione l’Armani Teatro, il luogo solitamente adibito alle sfilate del gruppo e che tra l'altro nel febbraio 2020 ha ospitato la prima sfilata a porte chiuse. Quello stesso spazio diventerà presto un hub dedicato alla campagna, come previsto dalla delibera regionale numero XI/4401. Lo stesso impegno arriva anche da Gucci, che ha fatto sapere di poter mettere a disposizione uffici, negozi e fabbriche per i suoi dipendenti, nei tempi e nei modi che le autorità competenti riterranno opportune. Prontissimi a fare altrettanto anche Ferragamo (a Milano e Firenze) e Brunello Cucinelli, che ha messo a disposizione il Parco della Bellezza di Solomeo per l’allestimento di un'area interamente adibita alla somministrazione dei vaccini.  Stessa opportunità l'hanno data Prada, Ovs, il gruppo Benetton e il gruppo leader del settore lusso LVMH. Ha aderito alla campagna vaccinale in azienda anti Covid-19 anche Etro, mettendo a disposizione alcuni spazi aziendali per la somministrazione del vaccino a dipendenti e collaboratori. L'adesione dei lavoratori sarà su base volontaria.

Armani Teatro
Armani Teatro

La moda in prima fila per l'emergenza sanitaria

Ha fatto il giro del mondo la raccolta fondi messa in piedi da Chiara Ferragni e Fedez, che a partire da una donazione personale hanno poi coinvolto fan e follower a fare una donazione per creare nuovi posti letto e acquistare macchinari ospedalieri, in piena emergenza sanitaria. Diverse case di moda hanno poi contribuito alla stessa causa. Giorgio Armani ha fatto una donazione per supportare la ricerca e dare assistenza ai malati. Anche Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono scesi in campo al fianco di Humanitas University per sostenere uno studio dell’istituto milanese. La moda da un anno a questa parte ha sempre dato il suo contributo per venire incontro alle esigenze di un Paese in difficoltà. I brand che hanno reso l'Italia famosa nel mondo hanno dimostrato di essere non solo realtà imprenditoriali di successo, ma anche capaci di grande umanità.

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