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Da El Charro ad American Apparel: i marchi di moda falliti o che sono stati ceduti

American Apparel, brand amatissimo dai teenager americani, è fallito ed entro la fine del 2017 chiuderà i suoi store sparsi in tutto il mondo. Non è la prima azienda di moda ad aver dichiarato bancarotta o a essere stata rilanciata, prima di lei sono stati molti i marchi che non sono riusciti a fronteggiare i problemi economici, nonostante il successo negli anni precedenti: ecco quali sono i più famosi.
A cura di Valeria Paglionico
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American Apparel, brand amatissimo dai teenager americani  e dagli hipster, è fallito ed entro la fine del 2017 chiuderà i suoi store sparsi in tutto il mondo. L'azienda non è riuscita a fronteggiare i suoi problemi economici e si è trovata costretta a dichiarare bancarotta, lasciando senza parole tutti coloro che impazzivano per i suoi capi. Sono stati molti i marchi che, come quello americano, hanno avuto un successo incredibile negli anni successivi al lancio e che hanno dato vita a accessori e capi d'abbigliamento rimasti nella storia, ma che poi sono falliti, finendo nel dimenticatoio. Ecco dunque quali sono stati i più iconici, il cui ricordo desterà un pizzico di nostalgia.

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El Charro – Tutti quelli che sono stati adolescenti negli anni Novanta ricorderanno di sicuro il brand El Charro, i cui abiti erano decorate con aquile, cowboy e fibbie con i bufali. Dopo un brusco calo nelle vendite, l'azienda ha tentato di rilanciarsi cinque anni fa, senza però raggiungere i risultati sperati.

Americanino –  Si tratta di un'azienda che produceva jeans negli anni Novanta, il cui simbolo erano i volti di due pellerossa. Nel 2011, ha registrato delle perdite di venti milioni di euro, cosa che ha costretto il brand a chiudere, dopo aver dichiarato il fallimento.

Naj-Oleari – Chi non ricorda i quaderni, le felpe, le borse e le cartelle a fiori firmate Naj-Oleari? La società era stata fondata nel 1916 dal chimico pavese Riccardo Naj-Oleari e le sue fantasie sgargianti sono diventate iconiche negli anni Novanta. Con il passare del tempo, ha poi subito un drastico calo delle vendite che ha portato i proprietari del brand a cederlo al gruppo biellese Bottega Verde.

Burlington – Burlington è il brand diventato famoso per i suoi calzettoni a rombi, che riprendono il motivo scozzese e che, fino a qualche decennio fa, erano un vero e proprio status symbol. Oggi, non vengono più venduti online ma si possono trovare nei negozi, visto che l'azienda fa parte del colosso della calzetteria Kaiser-Roth Corporation, che a sua volta appartiene al gruppo Golden Lady.

Best Company – E' il marchio italiano di moda creato negli anni Settanta da Olmes Carretti, diventato famoso per i suoi maglioni colorati con il simbolo di un pino. Alla fine degli anni Ottanta, la società è stata venduta al gruppo Fin.part, attualmente fallito, che a sua volta e stato ceduto a Cisalfa. Oggi, è possibile trovare ancora i capi del brand in questi store sportivi.

Mariella Burani – L’azienda Mariella Burani è stata fondata da Walter Burani e dalla moglie Mariella nel 1960. Ha avuto il merito di diventare uno dei capisaldi della moda italiana, anche se era partita da una piccola realtà locale. Ha chiuso per bancarotta fraudolenta e sia il fondatore che suo figlio sono stati arrestati.

American Apparel – Dopo aver chiuso diversi anni in perdita e aver dichiarato bancarotta, American Apparel è fallito. La proprietà intellettuale del brand simbolo dello stile hipster è stata acquistata dal marchio sportivo canadese Gildan Activewear per 66 milioni di dollari. Verrano chiusi entro la fine del 2017 i negozi a Los Angeles e tutti gli altri 110 punti vendita sparsi nei diversi paesi degli Stati Uniti.

Sergio Tacchini – Sergio Tacchini, il marchio del tennista novarese diventato manager, ha detto addio al suo ultimo negozio monomarca nel 2013. Dopo non essere riuscito a fronteggiare un enorme debito da circa 70 milioni di euro, ha ceduto tutto ai cinesi della Hembly International Holdings, trasferendo la produzione dei capi del brand all'estero. La proprietà asiatica ha costituito una nuova società, la Wintex, che si occupa della valorizzazione del marchio.

Enrico Coveri – Dopo la scomparsa dello stilista, avvenuta il 12 agosto 1990, l'azienda ha cominciato il suo declino. Oggi, è stata ridimensionata ma si rifà sempre allo stile di quello che è stato definito l'enfant prodige della moda, che aveva riempito le sue collezioni di colori, paillettes e lustrini.

Fiorucci – Stessa cosa vale anche per Fiorucci, il cui successo ha subito una battuta d'arresto nel 2015 dopo la morte di Elio. Di recente, per festeggiare i 50 anni di attività, i portavoce del brand hanno dichiarato che presto ci sarà il rilancio dell'azienda.

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