Cura l’epilessia della figlia con l’olio di cannabis: viene trattata come una criminale
Louise Bostock ha 30 anni, viene da Edrington, a Birmingham, ed è mamma di due bambini. Sua figlia Jayla ha 3 anni e non può camminare o parlare a causa di una paralisi cerebrale. Ha degli attacchi epilettici molto violenti che arrivano a durare quasi 10 giorni. I medici credono che non riuscirà a superare l’infanzia, ma la sua mamma non si è arresa e, per placare il suo dolore, ha utilizzato un metodo alternativo. Ha dato alla piccola dell’olio di cannabis e, a suo avviso, i risultati sono stati evidenti.
Addirittura ha affermato di aver visto la piccola sorridere per la prima volta. Louise ha dunque portato la bambina in ospedale per mostrare agli esperti i progressi fatti, ma lì tutto il personale l’ha trattata come se fosse una criminale. Come se non bastasse, Jayla è stata tenuta in ospedale per 5 giorni, nonostante non ci fossero ragioni mediche per ricoverarla. “E’ stato un incubo straziante. Mi hanno fatto sentire come una criminale, avevo cercato solo di fare qualcosa di buono per mia figlia”, ha dichiarato la mamma.
I medici hanno infatti segnalato il caso alla polizia e i funzionari comunali hanno preso un provvedimento drastico nei confronti della donna. Hanno affidato il suo secondo figlio, Junior, ad alcuni parenti nell’attesa che venissero effettuati dei test sul prodotto somministrato alla bambina. Louise ha scoperto i benefici dell’olio di cannabis online. E’ stato utilizzato da molte persone con la sclerosi multipla e gli effetti positivi sulla salute sono stati evidenti. Louise si chiede dunque per quale motivo i medici non abbiano ancora reso legale questa cura alternativa.