Cupping, a cosa serve il trattamento che lascia la schiena a pois
Da quando Phelps è apparso in vasca con le macchie rosse sulla schiena non si parla d'altro che di Cupping Therapy. Un trattamento che deriva dalla medicina cinese e che prevede l'utilizzo di piccole ampolle di vetro appoggiate sulla schiena, dalle quali viene eliminata l'aria: è proprio questo che scatena le macchie rosse circolari di cui tanto si parla. Ma a cosa servono?

La Cupping Therapy non è una novità, soprattutto nel mondo delle celebrities. Ricorda un po' il metodo delle che utilizza le sanguisughe per depurare il sangue, soprattutto per i segni che rimangono sulla pelle dai 2 giorni alle 2 settimane ma la Cupping Therapy sembra avere diversi benefici per la pelle e la mente. Le ampolle, che possono essere di vetro, ceramica o bambù, vengono posizionate principalmente sulla schiena ma possono essere utilizzate anche su altre parti del corpo, a seconda del sintomo che vogliamo trattare. Dopo il loro posizionamento viene rimossa l'aria dal loro interno attraverso un apposito dispositivo che crea il vuoto, oppure introducendo all'interno dell'ampolla subito prima di posizionarla un battufolo di cotone infuocato che elimina a poco a poco l'ossigeno.
Tra i benefici principali c'è quello che riduce l'ansia e le tensioni, utilizzato molto probabilmente da Phelps, ma gli effetti non riguardano solo la mente. Sembra infatti che con la Cupping Therapy si possano curare dolori articolari e muscolari, sintomi mestruali e persino aumentare la fertilità. Un altro utilizzo delle cup più amate ad Hollywood è quello che riduce la cellulite. L'effetto ventosa delle ampolle infatti riattiva la circolazione e rimuove i ristagni dei liquidi con un risultato drenante.
Le star ne vanno pazze: qualche mese Madonna ha pubblicato persino una foto durante il trattamento ma sono tantissime le celebrities che si sottopongono al trattamento. Secondo i tabloid inglesi uno degli studi medici più frequentati a Londra è quello del Dr Nish Joshi che tratta celeb come Gwyneth, Cate Blanchett e Sadie Frost. Anche Jennifer Aniston e Victoria Beckham sembrano non essere nuove al trattamento e sopratutto nessuna di loro sembra farsi problemi a sfoggiare i marchi rossi sul red carpet.